GF
Gianluca Fedele
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Ale e sua madre vivono lontano dal mondo in un piccolo paesino della Spagna. Da una vecchia e sgangherata TV giunge loro la notizia dell'imminente impatto di un meteorite con la terra che metterà, tra tre giorni, fine all'esistenza dell'essere umano. I due si recano cosi nella casa in campagna dove vivono il fratello di Ale (scomparso) e i suoi quattro figli, ma l'unica minaccia non sembra essere quella del meteorite poiché un serial killer, che in passato il fratello maggiore di Ale aveva fatto mettere in prigione, riuscito a scappare a causa dei disordini che l'imminente fine sta causando, sembra ora essere pronto a reclamare vendetta.
La fine del mondo è vicina e prima dei vari "Melancholia", "4.44 - Last Day on Earth", “Cercasi amore per la fine del mondo” e "Another Earth", la fine del mondo, analizzata dal punto di vista di un piccolo nucleo famigliare, era già stata messa in scena nel 2008 dall'esordiente regista spagnolo F. Javier Gutierrez in questo interessante ed intrigante thriller: "Tres Dias".
Mancano tre giorni alla fine del pianeta ma la minaccia per Ale e la sua famiglia non è solo quella
di carattere mondiale, poiché si troveranno anche ad affrontare un terribile serial killer di bambini proveniente dal loro passato.
Nel film si mette fin da subito sullo sfondo la fine imminente per focalizzarsi principalmente su quello che essa comporta da un punto di vista di rapporti familiari per poi virare in un classico (ma neanche troppo) survival thriller.
Lo sfondo però risulta tutt'altro che inutile e ci aiuta a mettere a fuoco quanto l'uomo voglia da una parte rimanere attaccato alla vita a tutti i costi, mettendo al primo posto la propria sopravvivenza e quella degli altri nonostante l'inevitabile conclusione di tutto, mentre dall'altra vediamo che sentimenti come la vendetta non trovano la propria morte con l'inevitabile conclusione di tutto ma saranno gli ultimi, importanti e fondamentali obbiettivi da portare a termine.
La pellicola si basa, come nei titoli precedentemente citati, sui rapporti che intercorrono tra le persone, in questo caso in un semi-improvvisato nucleo
famigliare dove il fratello più piccolo si trova a dover far da "capofamiglia" ai quattro figli del fratello maggiore, dovendo nel frattempo tenergli nascosto tutto quanto quello che da li a tre giorni succederà al pianeta terra.
Specifichiamo poi che ci troviamo di fronte ad un prodotto low budget (il 90% delle riprese sono nella casa di famiglia e nelle zone immediatamente limitrofe) tecnicamente davvero impeccabile con ogni ripresa che è trattata come se fosse una fotografia, con una composizione dell'immagine ottima mentre i colori caldi usati sono particolari, risultando il più delle volte funzionali ed interessanti, mentre altre un po' posticci e finti. Altra piccola nota negativa per un paio di effetti in CGI che nonostante non siano bruttissimi potevano benissimo essere risparmiati.
La location invece è davvero suggestiva e ricorda un po' un'ambientazione tipicamente siciliana o pugliese con dei piccoli paesi circondati da campagne e da campi attorno ai quali si vive il mondo solamente attraverso vecchie televisioni o piccole e gracchianti radio.
Ottime le interpretazioni del cast con quella di Victor Clavijo nella parte del protagonista e quella di Mariana Cordero ("Solas") in quella della madre che svettano su tutte, mentre anche i bambini risultano sempre credibili e perfettamente in parte, cosa rara quando si tratta di ragazzini sotto i 10 anni.
Per essere il primo lungometraggio per F. Javier Gutierrez è un film più che riuscito che tratta il tema della fine in modo tutt'altro che banale andando a proporre una caccia/fuga verso un serial killer con un finale tragico ed inevitabile già scritto che rende il tutto quanto inutile quanto profondamente fondamentale per riuscire a chiudere la propria esistenza con la consapevolezza di essere sopravvissuti e di aver lottato fino alla fine.
Da vedere!