MC
Marco Castellini
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Un gruppo di criminali fa irruzione nell’appartamento di un giovane pittore, John Jaspers, ne uccide la fidanzata e lascia l’uomo morente. John, dopo diversi giorni, riesce a riprendere le forze ma lo shock subito e il dolore per la perdita della donna amata sono troppo forti e lo spingono a tentare il suicidio. Una notte decide di farla finita buttandosi giù da un ponte ma, un attimo prima di lasciarsi andare nel vuoto, incontra uno strano personaggio che gli promette di farlo tornare quello di un tempo e di fargli ottenere vendetta per la morte della fidanzata. Il giovane accetta così di firmare un patto con il misterioso individuo, ottenendo in cambio dei poteri soprannaturali che gli permetteranno di vendicarsi dei torti subiti ma che lo costringeranno anche a compiere orribili delitti contro la sua volontà… Prodotto in collaborazione con Julio Fernandez e tratto dall’omonima serie di fumetti ideata da Tim Vigil e David Quinn, “Faust” segna il ritorno dietro la macchina da presa di Brian Yuzna (“Society”, “Re-Animator”), uno dei più originali e amati registi horror contemporanei. Il film doveva essere il tentativo di rileggere in chiave moderna il tema classico del “patto con il Diavolo” (già messo in scena nel ‘26 da Murnau con il fantastico “Faust”), ma Yuzna fallisce l’operazione non tenendo fede ad una delle caratteristiche proprie di tutti i suoi film, l’originalità. Il regista infatti dirige una pellicola che ha troppi ed evidenti crediti nei confronti di precedenti produzioni: da “Il Corvo” a “Wishmaster”; ma è soprattutto il deludente fantasy-movie “Spawn” a venire più volte ripreso, al film in questione Yuzna pare aver addirittura “rubato” il protagonista: il terribile Faust è molto simile nell’aspetto, negli atteggiamenti, nella postura allo Spawn messo in scena da Mark Dippé nell’omonimo film dedicato all’eroe di McFarlane. Da elogiare invece lo splattersimo estremo di alcune sequenze (una vera rarità per le moderne produzioni horror) e gli ottimi effetti di make-up curati dal grande Screaming "Mad" George; deludente e a tratti grottesco il graguignolesco finale, limitato per altro da una computer grafica assolutamente scadente. Nel cast l’unico volto noto è l’attore “feticcio” di Yuzna Jeffrey Combs. Una parziale delusione per un film lungamente atteso. Curiosità: il film ha vinto l’edizione 2001 del FantaFestival.