Trampa de cristal backdrop
Trampa de cristal poster

TRAMPA DE CRISTAL

Glass Trap

2005 US
agosto 2, 2005

Cuando un nutrido ejército de terroríficas y voraces hormigas radiactivas acaba adueñándose del interior de un rascacielos, un grupo de supervivientes ha de hallar la manera de colaborar entre sí y tratar de evitar que sean devorados uno a uno por los insectos.El tiempo corre, la gente va muriendo, y nadie sabe muy bien cómo escapar de ese rascacielos que, de pronto, se ha convertido en una trampa mortal de la que no parece haber escapatoria. ¿Conseguirá salir alguien con vida de ella, finalmente?

Directores

Fred Olen Ray

Reparto

C. Thomas Howell, Stella Stevens, Brent Huff, Andrew Prine, Siri Baruc, Chick Vennera, Peter Spellos, Martin Kove, Tracy Brooks Swope, Ana Alexander
Terror Ciencia ficción
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Curtis Blake è un giovane appena assunto come “ragazzo delle pulizie” in un lussuoso palazzo di Los Angeles, il Waldman Building. All’interno dell’edificio viene scaricato un carico di piante esotiche accidentalmente entrate in contatto con delle sostanze radioattive; come risultato è nato un “plotone” di formiche giganti radioattive assetate di sangue. Curtis Blake, assieme ai pochi residenti del palazzo, dovrà lottare contro le feroci formiche per la sopravvivenza. Dopo aver assistito alla visione di questo assurdo beast movie, lo spettatore non può fare altro che chiedersi chi sia quel produttore folle che è stato così coraggioso da credere in questo progetto ed investire soldi preziosi per la realizzazione di una pellicola del genere. Ormai sono tantissimi gli horror direct to video che invadono, sempre più frequentemente, i banconi delle videoteche e, nella prevalenza dei casi, tali prodotti sono dei beast movie, filone che per qualche strana ragione sembra essere di maggior richiamo per le produzioni destinate al solo home video. Normalmente, quando si parla di beast movie, si è soliti pensare (per numero di pellicole prodotte) a squali assassini, coccodrilli feroci o a serpenti giganti, ma raramente ci si imbatte in pellicole che focalizzano l’attenzione sull’insetto più piccolo e insignificante del nostro pianeta: la formica. I casi di horror dedicati alle formiche sono sporadici ma non inesistenti poiché se si fa risalire la mente al lontano 1954 ci si può ricordare di quella piccola chicca diretta da Gordon Douglas che era “Assalto alla Terra” (“Them!” in originale), un perfetto mix tra horror e fantascienza che risultò, per la magistrale esposizione dei fatti e per l’utilizzo di ottimi effetti speciali, una delle migliori pellicole di genere del passato. Ma per imbattersi in film con le formiche assassine non si deve per forza indietreggiare così tanto col pensiero poiché si può risalire al 1998 e rammentare di un certo “Marabunta – Minaccia alla Terra” (conosciuto anche con il titolo “Marabunta – Assalto alla Terra” o “La legione delle formiche assassine”) che altro non era che un pessimo e ridicolo prodotto per la televisione. Ovviamente questo “Glass Trap”, diretto da Fred Olen Ray nel 2005, non riesce ad avvicinarsi lontanamente a quello che era il risultato ottenuto da “Assalto alla Terra” ma neanche raschia il fondo come aveva fatto “Marabunta”; no, il risultato raggiunto dal film di Ray è quello di un brutto film che, in varie occasioni, si getta nel ridicolo involontario riuscendo così a divertire lo spettatore che assisterà alla visione tra una risata e l’altra, ma che mai riuscirà a prendere il film seriamente. Si parte da un plot di base assai logoro e per nulla originale; una sceneggiatura scritta frettolosamente e a cervello spento; una fotografia da telefilm e una costruzione narrativa in perfetto stile tv. Ma malgrado tutto, a far storcere maggiormente il naso non sono tutti questi dettagli (poiché queste cose sono prevedibili per un prodotto direct to video) bensì la patetica resa e caratterizzazione dei personaggi. Sorvolando sul fatto che si sprofonda, mai come questa volta, nello stereotipo totale, c’è da segnalare la ridicola performance di C. Thomas Howell nei panni del “ragazzo” delle pulizie protagonista; malgrado l’attore inizi ad avere ormai una certa età nel film ricopre il ruolo di un ragazzo e da tale si atteggia (movenze da giovinetto, cuffie attorno al collo) ma è impossibile non notare le evidenti rughe sul viso e i capelli brizzolati che saggiamente vengono coperti da un cappello. È proprio vero…dopo aver fatto la fortuna in “The Hitcher” interpretando il giovane protagonista, C. Thomas Howell è rimasto imprigionato nel ruolo che lo ha reso “celebre”. Ma a dividere la fama con Howell per interpretazioni ridicole ci pensa Martin Kove (“Crocodile 2”) interpretando Corrigan, un agente “speciale”, davvero poco speciale, altamente sopra le righe tanto da divenire una gonfia caricatura che, in più di qualche occasione, ci regala qualche sana e involontaria risata (come non ricordare la scena in cui per colpire la grossa formica spara al collega?). Ultima nota va rivolta alla buffa realizzazione delle formiche che a volte vengono rese con una cgi alquanto insufficiente, ma il più delle volte sono realizzate con dei fintissimi pupazzi plasticosi che si gettano, sin da subito, nel buffonesco. In conclusione questo “Glass Trap” è un film brutto e patetico che non si discosta dai classici prodotti che si recuperano in videoteca ma che, a differenza di molte pellicole reperibili per l’home video, riesce a intrattenere regalando qualche sana risata…ovviamente involontaria.