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EN LA TINIEBLA

Half Light

2006 DE
enero 17, 2006

Unos meses después de la trágica muerte de su hijo, Rachel Carlson, una famosa escritora de novelas policíacas, se traslada desde Londres a un pequeño pueblo pesquero de Escocia con la esperanza de volver a escribir, pero muy pronto empiezan a producirse a su alrededor hechos muy extraños e inexplicables.

Directores

Craig Rosenberg

Reparto

Demi Moore, Henry Ian Cusick, Jordan El-Balawi, Kate Isitt, Nicholas Gleaves, James Cosmo, Joanna Hole, Therese Bradley, Hans Matheson, Mickey Wilson
Drama Terror Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Rachel Carlson è una scrittrice di gran successo, con una bella famiglia e una bella casa che si affaccia sul fiume. Un giorno la quiete e la felicità di Rachel svaniscono improvvisamente quando suo figlio Thomas annega nel fiume. Dopo mesi di dolore e il divorzio alle spalle, Rachel decide di affittare un casolare sulle scogliere di un paesino scozzese dove può starsene in pace a meditare sul suo recente passato e scrivere in tranquillità il suo nuovo romanzo. Lì la donna fa la conoscenza di Angus, il giovane guardiano del faro con una tragedia alle spalle: tra i due nasce l'amore. I giorni passano sereni e Rachel sembra ormai tornata alla felicità malgrado i frequenti sogni che hanno per protagonista il figlio defunto; finché un giorno tutte le sue certezze si infrangono di nuovo, dal momento che apprende dai paesani che Angus è morto ben sette anni prima! La regola della reintegrazione sociale per le star di Hollywood in declino prevede che le ex star in questione tentino la strada del thriller soprannaturale per riscattarsi agli occhi del pubblico. Ciò era accaduto già a Kevin Costner ( Dragonfly - Il segno della libellula ), a Winona Ryder ( Lost Souls - La profezia ) e a Richard Gear ( The Mothman prophecies ), con esiti per i protagonisti a volte fortunati a volte meno. La stessa strada è stata intrapresa dalla ex stellina Demi Moore, che a distanza di tre anni dal sequel di "Charlie's Angels" tenta il tutto per tutto con questo "Half Light", thriller hitchcockiano a tinte soprannaturali. Come spesso accade per questo genere di prodotti, ad una resa tecnica ed artistica di grande qualità si affianca una storia spesso fiacca e poco originale; è questo il caso anche di "Half Light", un film rispettabilissimo se si tengono conto i numerosi pregi legati alla realizzazione formale dell'opera, ma poi estremamente carente sotto l'aspetto contenutistico. Dunque avremo a che fare con un film diretto con grande maestria da un ottimo Craig Rosenberg, capace di stupende carrellate che valorizzano il suggestivo scenario naturale che fa da sfondo alla vicenda, un ambiente costiero dal grande impatto emotivo e capace da solo di attribuire valore l'intera opera. A ciò si aggiunge una fotografia cupa, che da un senso di freddezza e malinconia, sicuramente adattissima all'atmosfera che si respira nel film; inoltre anche la scelta degli attori sembra piuttosto azzeccata e ad un giusto Hans Matheson ( "Deathwatch" ), nel ruolo del misterioso Angus, si affianca una Demi Moore sempre brava e affascinante. E allora cosa c'è che non funziona per il meglio in "Half Light"? Sicuramente non del tutto convincente appare il fulcro centrale di ogni thriller che si rispetti, cioè la storia. In questo film la vicenda si snoda su tre momenti ben distinti e distinguibili: si parte dalla perdita di un caro e della sicurezza familiare per la riacquisizione di parte di queste sicurezze con la conoscenza del guardiano del faro, da cui si sviluppa una nuova vita. Dunque il film parte con toni drammatici e poi sentimentali. La seconda parte si tinge di mistero da ghost story con la rivelazione della morte del guardiano avvenuta anni orsono…e fin qui nulla di strano, dal momento che buona parte dei thriller soprannaturali del nuovo millennio seguono questa impostazione, ormai da considerarsi classica. Però sopraggiunge una terza parte che abbandona i toni soprannaturali per stabilizzarsi più propriamente sul thriller, ma quel tipo di thriller prevedibile e un po' facilotto, sicuramente non all'altezza delle aspettative che si erano venute a creare. Dunque l'operazione "Half Light" non può considerarsi completamene riuscita a causa di sviluppi narrativi altalenanti e per alcune scelte di sceneggiatura non troppo felici. Inoltre anche la tensione tende a latitare, finendo per concentrasi in rarissimi e piuttosto telefonati bus. Ci si poteva ( e doveva ) aspettare di più da questo film, anche se risulta comunque scorrevole e abbastanza adatto per passare un paio d'ore d'intrattenimento: non è tra i peggiori del suo saturo genere, ma non lascia sicuramente il segno.