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EL CUERVO: LA PLEGARIA MALDITA

The Crow: Wicked Prayer

2005 US
mayo 4, 2005

Jimmy Cuervo y su novia Lily son asesinados en un ritual por una banda de motociclistas satánicos, con el fin de hacer un demonio inmortal llamado Crash... Perro Jimmy regresa de la muerte para vengar su muerte y la de su novia, y al tiempo impedir el nacimiento de este ser demoniaco.

Directores

Lance Mungia

Reparto

Edward Furlong, Tara Reid, David Boreanaz, Emmanuelle Chriqui, Dennis Hopper, Marcus Chong, Tito Ortiz, Yuji Okumoto, Dave Baez, Rena Owen
Fantasía Terror Acción
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Jimmy Cuervo sta scontando gli ultimi giorni di lavori forzati per aver ucciso un ragazzo che stava molestando la sua fidanzata Lilly. Un giorno Luc Crash, il leader di una banda di satanisti, rapisce Jimmy e Lilly e li uccide per portare a termine un rituale che lo trasformerà in un essere invincibile. Ma Jimmy torna in vita risvegliato dal potere del corvo per portare a termine la vendetta verso i suoi esecutori e per impedire a Luc di trasformarsi in un essere demoniaco. Prodotto per l’home video datato 2005, “Il Corvo 4 – Preghiera Maledetta” è stato inspiegabilmente distribuito in Italia con il titolo “The Cult” e solo alcuni mesi dopo rieditato con il titolo corretto. Strana manovra quella della Dnc, forse spinta a cambiar titolo dallo scarso successo commerciale ottenuto dal precedente “Il Corvo 3”, ma pur sempre una scelta poco azzeccata visto il sicuro appeal che riscuote ancora oggi un franchise come “Il Corvo” e la totale indifferenza con cui è stato accolto questo film con il titolo “The Cult”. Mettendo da parte le indiscrezioni distributive, “Il Corvo 4” ci appare come uno scarso filmetto da palinsesto estivo, che poco condivide con i precedenti capitoli se non la storia della resurrezione dell’eroe in cerca di vendetta per mezzo di un corvo. Però è da apprezzare la scelta degli sceneggiatori ( Lance Mungia, Jeff Most e Sean Hood ) di distaccarsi completamente dall’atmosfera dei tre precedenti film per incentrare la vicenda in una landa assolata, tra sabbie e polvere, in puro Rodriguez style; certo è una scelta coraggiosa e apprezzabile, però bisogna riconoscere che una storia della saga “Il Corvo” e i suoi personaggi poco si adattano a questa location e a quest’atmosfera da western, probabilmente per l’immaginario dark che ormai questo titolo ha creato nella collettività. Inoltre la suddetta sceneggiatura a sei mani, ispirata ad un racconto di Norman Partridge, non è particolarmente fluida e, se inizialmente fatica a entrare nel vivo della vicenda, nella parte finale risulta troppo frettolosa e pasticciata, dilungandosi su ridicoli riti satanici e liquidando in pochi secondi le esecuzioni leggendarie del Corvo. Grande punto a favore del “Corvo 4” è un cast di all stars; però probabilmente risulta il cast sfruttato nel più maldestro dei modi nella storia del cinema, sia per la totale incapacità del regista ( tale Lance Murgia, anche tra gli sceneggiatori ) di dirigere i propri attori, sia per l’indecorosa scelta nell’assegnazione dei ruoli. Dunque avremo un Jimmy Cuervo interpretato da Edward Furlong ( il John Connor di “Terminator 2” ), assolutamente inadatto in un ruolo dark come quello assegnatogli a causa di un viso troppo fanciullesco e poca convinzione nell’interpretazione; il gran villain Luc è interpretato invece da David Boreanaz ( “Valentine – Appuntamento con la morte” e la serie tv “Angel” ), un attore particolarmente inespressivo poco adatto a ricoprire il ruolo di cattivo. Tra i personaggi secondari troviamo Tara Reid ( “American Pie” , “Alone in the dark” ) nel ruolo della perfida dark lady spalla di Luc; mentre nel ruolo del reverendo padre di Lilly c’è l’uomo che meno di chiunque altro avrebbe potuto ricoprire il ruolo di un uomo di chiesa, cioè Danny Trejo ( “Dal tramonto all’alba”, “La Casa del Diavolo” ). In un piccolo ruolo poi compare lo sprecatissimo Dennis Hopper, in un sempre più lento declino in produzioni di serie B. Da segnale poi l’indecente doppiaggio italiano che oltre a storpiare i nomi ( Jimmy Cuervo diventa ridicolmente Jimmy il Corvo ) sottolinea ed evidenzia i già pessimi dialoghi esibiti dalla sceneggiatura. Dunque, “Il Corvo 4 – Preghiera Maledetta” non è altro che un inutile sequel che malgrado qualche buona idea, sprofonda nel mare dei prodotti talmente mediocri da dimenticare subito dopo la visione. Sconsigliato.

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