Wicker Man backdrop
Wicker Man poster

WICKER MAN

The Wicker Man

2006 US
agosto 31, 2006

Mientras se recupera de un accidente de tráfico, Edward Malus recibe una carta en la que Willow, la novia que lo abandonó hace años sin darle ninguna explicación, le pide ayuda para encontrar a su hija que ha desaparecido misteriosamente. Edward se desplaza hasta la isla privada donde Willow forma parte de una tenebrosa comunidad pagana que realiza extraños ritos.

Directores

Neil LaBute

Reparto

Nicolas Cage, Ellen Burstyn, Kate Beahan, Frances Conroy, Molly Parker, Leelee Sobieski, Diane Delano, Michael Wiseman, Erika-Shaye Gair, Christa Campbell
Terror Suspense Misterio
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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La vita dell’agente di polizia Edward Malus è cambiata notevolmente dal giorno in cui non è riuscito a salvare una donna, con la rispettiva figlia, da un tragico incidente stradale e così ora soffre di una grande crisi depressiva e non fa altro che imbottirsi di farmaci nel tentativo di dimenticare. Un giorno riceve inaspettatamente una lettera dalla sua ex, Willow, che lo prega di raggiungerla sulla piccola e privata isola Summersisle per cercare la piccola figlia Rowan scomparsa misteriosamente da qualche giorno. L’agente Edward si reca immediatamente sull’isola dove noterà sin da subito lo strano comportamento degli abitanti che praticano una vita arretrata e dedita all’agricoltura e, fatto ancor più strano, l’isola sembra essere completamente sotto il comando del sesso femminile. Edward inizierà ad indagare sulla misteriosa scomparsa della bambina che sembra strettamente legata all’avvicinarsi della ricorrente festa del villaggio in cui viene venerata con sacrifici umani la dea Summersisle. In un epoca in cui i remake sono all’ordine del giorno grazie al grande successo che, il più delle volte, riscuotono all’uscita in sala, non si poteva far sfuggire la ghiotta occasione da fare un remake a “The Wicker Man”, pellicola britannica uscita nel 1973 e diretta da Robin Hardy che risulta, purtroppo, tuttora inedita in Italia. Questo “The Wicker Man” remake (re-intitolato per l’italiano con lo sbagliatissimo titolo “Il Prescelto”) risulta essere una delle pellicole più criticate (negativamente) degli ultimi tempi, descritto come una pellicola disastrosa che nulla fa a parte rovinare la fama del film del ’73. Ma questo ennesimo remake è davvero così disastroso? La risposta è senza ombra di dubbio no. Il film in questione decide in un primo tempo di rielaborare e modificare per diversi aspetti la pellicola originale per far si che il risultato finale non sia solo una blanda e scialacquata rilettura del film di Hardy. Ecco infatti che, contrariamente a quanto accadeva nel film originale, viene contenuta la componente religiosa che rivestiva precedentemente un ruolo da protagonista per divenire qui un elemento non particolarmente rilevante e inoltre vengono totalmente abolite le numerose scene orgiastiche o musicali che caratterizzavano il film del ’73. Ma gli stravolgimenti non cessano qui; infatti in questo “Il Prescelto” si decide di inserire e dare grandissimo rilievo alla componente femminista, ed ecco infatti che l’isola di Summersisle è completamente sotto il controllo/comando del gentil sesso mentre, il sesso maschile viene rappresentato come un sesso decisivamente sottomesso, privo di diritti e la cui unica importanza è quella di effettuare la riproduzione. Abbastanza rilievo viene anche dato alla componente psicologica/caratteriale della setta che viene inquadrata in maniera estremamente arretrata, in maniera tale che si pratica ancora l’economia di sussistenza e importanza fondamentale la ha dunque l’agricoltura. Oltre a questa spiccata arretratezza economica vi è anche una particolare arretratezza psicologica, tanto che nell’isola di Summersisle dominano in maniera netta i pregiudizi verso gli estranei (a nessuno è permesso accedere all’isola se non in possesso di un particolare invito) e si ha una spiccata concezione deocentrica (la divinità al centro di tutto) tanto che tutti gli avvenimenti vengono fatti risalire alla divinità venerata e proprio in suo onore ogni anno viene effettuato un sacrificio umano per assicurarsi un cospicuo raccolto nell’anno successivo. Ma ad una serie di trovate molto accurate e ben sviluppate collabora anche qualche piccolo difetto come la scena sul finale, un po’ infelice, che vede il nostro agente Edward a lottare contro il gentil sesso a suon di calci e pugni, una scelta che, seppur non particolarmente disastrosa, può risultare poco elegante e poco geniale. Degna di nota è la fantastica realizzazione del finale che si svolge durante il giorno dedito alla dea e in cui ha luogo il tanto atteso sacrificio che coinvolge un mastodontico “Uomo di vimini” (the wicker man appunto), un finale che lascerà sicuramente basiti innanzi alla crudeltà e alla negatività che espone; peccato però l’aggiunta del doppio “inutile” finale che esce un po’ troppo dal “binario”risultando abbastanza fuori luogo. La regia de “Il Prescelto” è affidata ad un poco noto (almeno per quanto concerne il genere horror) Neil LaBute, che dirige il tutto in maniera abbastanza elementare senza conferire all’opera nessuna particolare identità; mentre il punto forte del film può essere riscontrato in colui che veste i panni dell’agente Edward Malus, ossia un perfetto, come sempre, Nicolas Cage, che ci regala ancora una volta una splendida interpretazione riuscendo a caratterizzare nel migliore dei modi il personaggio interpretato, conferendogli una personalità simpatica ed estroversa che esce fuori dai comuni stereotipi di “agente duro tutto d’un pezzo”; mentre nei panni del capo della setta (nell’originale vestiti da Christopher Lee) troviamo una non sempre all’altezza della situazione Ellen Burtsyn che offre una recitazione un po’ troppo enfatizzata. In conclusione si può dire che “Il Prescelto” è un prodotto molto sottovalutato, che seppur non brilli nel firmamento dei migliori remake risulta comunque un prodotto gradevole e molto scorrevole che riesce a catturare dall’inizio alla fine l’attenzione dello spettatore.

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