Cocodrilo asesino II backdrop
Cocodrilo asesino II poster

COCODRILO ASESINO II

Killer Crocodile 2

1990 IT
diciembre 1, 1990

Liza es una periodista del Nueva York Chronicles, que descubre que unos barriles radioactivos no han sido destruidos, contrariamente a lo que se habia dicho. Mientras que el hombre responsable de todo va a intentar desembarazarse de ella, un cocodrilo gigante sale a la superficie y comienza a masacrar a los habitantes de la pequeña isla.

Directores

Giannetto De Rossi

Reparto

Richard Anthony Crenna, Debra Karr, Ennio Girolami, Terry Baer, Héctor Álvarez, Alan Bult, Paul Summers, Tony de Noia, Frank Tood, Neil Maugham
Terror
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Liza, giovane giornalista americana, viene inviata su un isola dei Carabi in cui si sta per aprire un villaggio turistico ma che, anni prima, era stata teatro di orribili massacri causati da un enorme coccodrillo frutto di mutazioni genetiche dovute a barili di scorie radioattive abbandonati nelle acque del fiume. Liza, sicura del fatto che le acque del fiume non sono state ancora decontaminate a dovere, spera in uno scoop emozionante che possa rivoluzionare la sua noiosa carriera. Il suo scoop si rivelerà più emozionante del previsto quando scoprirà che le acque del fiume non solo sono ancora inquinate ma ospitano anche un nuovo enorme e famelico coccodrillo che inizierà a fare stragi di turisti e bagnanti. A salvare la situazione e la giovane Liza dalla fauci del grosso rettile ci penserà ancora una volta il giovane ecologista Kevin che, anni prima, aveva già eliminato l’enorme mostro. Sul finire degli anni ’80 ecco che venne alla luce per mano di Larry Ludman (pseudonimo utilizzato da Fabrizio De Angelis) “Killer Crocodile”, onesto beast movie incentrato (come suggerisce anche il titolo) sulla figura e sulle gesta di un enorme e famelico coccodrillo, che grazie ai più che sufficienti ed affascinanti effetti speciali artigianali creati da un sempre in gamba Giannetto De Rossi risulta essere uno dei maggiori esponenti del beast movie made in Italy (un sottofilone, quello dei beast movie, poco esplorato nel panorama italiano). Non tardò ad arrivare anche un seguito e così, nel 1990, si cercò di ribattere la strada del beast movie italiano con “Killer Crocodile 2”. Se già il primo film non poteva vantare di avere tra le mani un budget stellare c’è da dire che, questa volta, la situazione si aggrava ulteriormente e il film verrà alla luce in estrema economia partorendo, così, un prodotto assai limitato nei contenuti e nelle tecniche. Il plot a disposizione risulta piuttosto scarno e privo di una vera e sostanziosa scaletta narrativa capace di congiungere, nel migliore dei modi, gli eventi che si susseguono: infatti la storia della giornalista Liza e del suo servizio è solo un pretesto per mettere in scena un susseguirsi di episodi che vedono coinvolti sventurati bagnati che finiranno, in breve tempo, tra le fauci del grosso rettile. Ma oltre alla storia, assolutamente tirata all’osso, possiamo trovare altre pecche in “Killer Crocodile 2” dovute, tutte, alla scarsa consistenza del budget, come l’utilizzo di scenografie piuttosto semplici e poco curate o l’uso di una fotografia scadente (a tratti sembra di vedere un film molto più vecchio di quello che è) e un po’ troppo televisiva. Ma purtroppo, questi, sono tutti “problemi” nel quale è facile e normale imbattersi quando si hanno solo pochi spiccioli a disposizione anzi c’è da ammettere che visti gli scarsi mezzi a disposizione il film, a somme tirate, è riuscito a cavarsela fin troppo egregiamente poiché capace di giocarsi, nel migliore dei modi, la sua unica carta vincente a disposizione: il coccodrillo! La realizzazione del grosso rettile (eseguita, ancora una volta, dal bravissimo Giannetto De Rossi) è quanto di più affascinante possa vedersi in un gustoso b-movie da quattro soldi. Ovviamente la realizzazione non potrà mai avvicinarsi all’essere considerata “reale” poiché è quanto di più finto e improbabile possa vedersi (anche le dimensioni, questa volta, sono davvero spropositate poiché il bestione potrà essere equiparato ad un dinosauro per quanto è enorme); ma è proprio quell’esser “finto” il suo punto di forza poiché è impossibile (specie se siete amanti degli effetti speciali artigianali) non rimanere esterrefatti ed affascinati dalla resa del grosso coccodrillo, una resa che, oltre a stupire lo spettatore, riuscirà a conferire anche un gustoso tono goliardico alla pellicola. Giannetto De Rossi questa volta decide di prendersi quasi tutto il merito della riuscita del film poiché, oltre a curare gli effetti speciali, prende posto anche dietro la macchina da presa firmando il suo esordio alla regia e regalando una prova registica semplice ma perfettamente in sintonia con tutto il resto dell’opera. Non male anche le performance recitative di Anthony Crenna, nei panni di Kevin e già apparso nel precedente “Killer Crocodile”, di Debra Karr, ottimamente calata nel ruolo della giornalista temeraria Liza e di Ennio Girolami (in arte Thomas Moore) nuovamente nei panni del cacciatore di coccodrilli Joe. Si poteva azzardare maggiormente sotto l’aspetto gore/splatter che risulta essere, forse, la più grave carenza del film mentre, assolutamente da menzionare, l’efficacissimo scontro finale con il “mostro” poiché caratterizzato da un’alta carica di drammaticità. “Killer Crocodile 2” è un prodotto che, per problemi di budget, mostra particolari ed evidenti pecche ma, grazie all’utilizzo di ottimi (azzarderei l’aggettivo “stupefacenti”) effetti speciali molto artigianali e a una gran voglia di fare cinema, risulta essere un prodotto spensierato e molto godibile.

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