MC
Marco Castellini
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Un modesto impiegato di origini polacche, Trelkovski, è in cerca di un appartamento a Parigi. Alla fine decide di prendere in affitto un appartamento rimasto sfitto dopo che la precedente inquilina ha tentato il suicidio gettandosi dal terrazzino. La convivenza con i coinquilini, arroganti e antipatici, è subito problematica. L’uomo si avvia verso una strada senza ritorno che lo porterà alla follia... Dopo l’indimenticabile “Rosemary’s Baby” Polanski torna a dirigere un film di genere, non un vero e proprio horror ma comunque una pellicola dalle atmosfere e dai toni così cupi ed inquietanti da poter essere tranquillamente annoverata in questo genere. Tratto da un romanzo di Roland Topor “l’Inquilino del Terzo Piano” è uno dei più alti risultati della poetica polanskiana della quotidianità che si fa incubo. Sicuramente lento, e non adatto ad un pubblico dai gusti “moderni”, il film mantiene comunque intatto un certo fascino soprattutto per certe sequenze ottimamente realizzate e magistralmente dirette. Grande Polanski anche davanti alla macchina da presa, lo stesso regista infatti interpreta nel film il ruolo del protagonista. Curiosità: nelle versioni italiana, francese e inglese, il regista ha doppiato se stesso.