Sheitan backdrop
Sheitan poster

SHEITAN

2006 FR
febrero 1, 2006

Un grupo de jóvenes, tras salir de una discoteca, se encuentran accidentalmente con un pastor que se está preparando para un noche de exorcismo satánico.

Directores

Kim Chapiron

Reparto

Vincent Cassel, Olivier Barthélémy, Roxane Mesquida, Leïla Bekhti, Julie-Marie Parmentier, Ladj Ly, Nico Le Phat Tan, Gérald Thomassin, Georgette Crochon, François Levantal
Terror Comedia Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Parigi, vigilia di Natale. Quattro ragazzi conoscono in discoteca Eva, una misteriosa ed intrigante ragazza che li invita a passare la notte nella sua villa in campagna. Eva abita fuori Parigi, in un grande casolare, insieme al bizzarro custode Joseph e sua moglie incinta. Tra sesso, bizzarri incontri e tanti burattini, i ragazzi trascorrono il Natale, ma il pericolo è in agguato e i villici sembrano morbosamente interessati agli ospiti. Arriva della Francia, il suo creatore è il giovane Kim Chapiron che lo dirige, scrive e produce, il suo nome è “Sheitan”, che pronunciato correttamente suona come “Sciatàn”, ovvero Satana! “Sheitan” è un film eccessivo, delirante, folle e costantemente sopra le righe; un film in bilico tra i generi che alterna la commedia di bassa lega all’horror puro, con tale disinvoltura da risultare spesso stupefacene. Tutto comincia come una classica commedia adolescenziale di stampo statunitense, anche se si nota fin da principio una cura particolare per le inquadrature, la fotografia e le invenzioni di montaggio. Si prosegue poi sull’orma del cinema sociale europeo, tra giovani disadattati e microcriminalità, rimanendo però sempre nel territorio dell’eccesso linguistico e visivo. Non appena i ragazzi giungono nelle rarefatte campagne ai margini di Parigi si comincia subito a respirare l’atmosfera da survival horror, grazie all’entrata in scena di un bizzarro e bravissimo Vincent Cassel che si diverte ad interpretare un redneck costantemente sopra le righe e sottilmente malvagio nella sua cortesia e disponibilità. Ma la definitiva entrata nell’universo horror si compie con l’ingresso dei protagonisti nel casolare di Eve, un decadente edificio addobbato con inquietanti burattini e pupazzi smembrati. “Sheitan” prosegue altalenando i vari generi, sottolineando la preferenza per la commedia adolescenziale e l’horror grottesco, tra non sempre apprezzabili cliché giovanilistici, come il consumo di stupefacenti e la fissazione per il sesso, e la violenza più bruta e sgradevole. “Sheitan” aggiunge al panorama cinematografico di genere un nuovo clan di rednecks folli e psicopatici, che in pura tradizione anni ’70 (“Un tranquillo weekend di paura” docet) presenta sgradevoli figuri malati di mente e con malformazioni fisiche che si dedicano a pratiche quali l’incesto e la zoofilia, fino al satanismo, che dona un tono più propriamente da horror soprannaturale al film. Chapiron sembra non farsi scrupoli nel mostrare l’orrore in tutto il suo esplicito disgusto, senza alcun pudore; così facendo il film non è affatto parco nel mettere in scena sesso e violenza, elargiti in dose massiccia e del tutto gratuita. Il regista mostra di essere a grandissimo agio dietro la macchina da presa, malgrado sia poco più che un esordiente, supportato da un ottimo montaggio virtuosistico e da una bella fotografia di Alex Lamarque, che alterna tonalità dark ad altre psichedeliche, accompagnate anche da scene all’aperto fotografate con estremo realismo. Ciò che si può rimproverare a “Sheitan” è l’inutilità e l’eccessiva lunghezza di alcune scene che, pur non rallentando l’azione narrativa, danno comunque l’impressione di essere state inserite per allungare il minutaggio della pellicola, apparendo così leggermente controproducenti per una maggiore compattezza dell’opera. “Sheitan” è dunque un film molto particolare, eccessivo in ogni suo componente, che sicuramente lascerà basiti, se non del tutto disgustati, molti spettatori. Ma allo stesso tempo è un film soddisfacente, che sfrutta una tematica trita e ritrita nella recente produzione di genere ma raccontata con tale originalità da apparire quasi come un prodotto del tutto nuovo. L’estrema professionalità con cui è stata condotta l’operazione e la grande bravura di Cassel fanno poi il resto. Curiosità. La vampira che compare nel film in bianco e nero che qualcuno sta guardando in tv è interpretata da Monica Bellucci, moglie di Vincent Cassel. Visione il trailer di SHEITAN

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