Spiders backdrop
Spiders poster

SPIDERS

2013 US
febrero 8, 2013

Después de un accidente provocado por unos meteoritos venidos del espacio exterior, parte de la estación espacial soviética impacta contra los túneles del metro de Nueva York. Una especie de arañas venenosas es descubierta y empezarán a mutar hasta alcanzar proporciones gigantescas y causar estragos en la ciudad.

Directores

Tibor Takács

Reparto

Patrick Muldoon, Christa Campbell, William Hope, Sydney Sweeney, Pete Lee-Wilson, Shelly Varod, Dimiter Doichinov, Jon Mack, Jonas Talkington, Christian Contreras
Suspense Ciencia ficción
HMDB

RESEÑAS (1)

AC

Andrea Costantini

Un satellite russo precipita sulla Terra. Frammenti piombano su New York creando grossi danni all’interno di una metropolitana. Jason, il sovrintendente della ferrovia, capisce che non si tratta di un semplice incidente subito dopo la morte di un suo collega e amico. Infatti nel cadavere dell’uomo vengono trovate delle uova di ragno. Non si tratta di ragni comuni bensì una specie che cresce di quindici centimetri ogni ora che passa. Una minaccia molto più grossa del satellite caduto che nel giro di poche ore avrà infestato la metropolitana. Ma l’esercito sembra non essere troppo preoccupato. Molto probabilmente, a mente fredda, davanti alla domanda “cosa ti fa più paura” una delle risposte più gettonate di questo ipotetico sondaggio sarebbe: i ragni. Una paura atavica quella che ruota attorno alle meravigliose creature ad otto zampe, architetti di costruzioni perfette, da oltre cinquant’anni nell’immaginario collettivo come mostri del cinema. Hanno cominciato a diventare protagonisti della fantascienza negli anni ’50 con “Tarantula”, continuando nell’horror con “Aracnofobia” e “Arak Attack”, per poi finire a fare comparsate in celebri saghe miliardarie come “Harry Potter” e “Il Signore degli Anelli”. Nel 2014, dopo parecchi rinvii, arriva in Italia l’ultimo lavoro con protagonisti gli aracnidi, che questa volta arrivano direttamente dallo spazio. Sono enormi, cattivi e protagonisti di un film orribile. Dietro questo progetto c’è il regista Tibor Takacs, che magari alcuni ricorderanno come autore di “Non aprite quel cancello”, filmetto del 1987, unico titolo più o meno conosciuto della sua filmografia. Tutto il resto della sua carriera si è basata su una sequela di schifezze per la televisione. Inutile stare a spendere parole sul budget risicato, sulla lavorazione travagliata e tutte le attenuanti che possono venire in mente: “Spiders” è un film pessimo. Tutto è di pessima qualità: la storia, la recitazione, gli effetti speciali e la scenografia, la fotografia. Non c’è nulla che si possa salvare in un disastro del genere. Facendo finta che tutti questi difetti non esistano (impresa non semplice), si rimane ugualmente delusi perché si cade per l’ennesima volta nello stesso errore, tipico delle produzioni horror mediocri come questa: la completa assenza di ironia. In un film di serie Z, l’ironia è fondamentale per la riuscita dell’opera. Se si prende come esempio “Sharknado”, un film in cui gli squali vengono trasportati in giro da una tempesta, si ha la consapevolezza di vedere una cazzata dato che si gioca tutto sull’assurdità, a partire dalla trama stessa. Davanti ad un film come “Spiders” invece questo non accade. Non fa altro che prendersi sul serio dalla prima all’ultima scena, generando imbarazzo e piattezza generale. Complice del fallimento è anche la messa in scena. Non c’è una sola immagine del film che sia stata girata in esterno (a parte le panoramiche della città di New York fatte dall’alto). Ogni location (la metropolitana, le strade della città) sono tutte ricostruite (male)in studio con una fotografia così irreale da dar fastidio. Non si capisce mai se sia giorno oppure notte e questo danneggia non poco il clima generale della storia. Venendo appunto alla storia, ci si possono mettere le mani nei capelli. DNA alieno inserito nei ragni che li ha trasformati in preziose macchine da guerra, da studio e fornitori di una tela indistruttibile utilizzata dai militari, naturalmente tutto tenuto segreto agli occhi del mondo fino a quando un vecchio satellite, carico appunto di questi ragni, non precipita sulla Terra. Tanta roba e tanti dubbi. Durante la visione non mancano momenti di totale assenza di attendibilità come la dottoressa che ha scoperto che il corpo della vittima è pieno di uova di ragno. Questa non contatta la sanità, non contatta le forze dell’ordine ma ne parla con un responsabile delle ferrovie. Una volta dato al ferroviere un campione di uova (mai viste prima sulla faccia della Terra) estratte dal corpo pullulante, questo le porta alla sua ex moglie, con la quale ovviamente ha un rapporto di guerra, che guarda caso è un responsabile della sanità nazionale. Banalità che sgorga a fiotti come sangue da un’arteria recisa. Quando finalmente arriva la sorpresa del film, la regina dei ragni formato Godzilla, questa non fa altro che girare per le strade della città, mentre decine di militari con una pessima mira la circondano e sprecano pallottole. Se volevano omaggiare qualcosa, hanno sbagliato tutto ed è incredibile pensare che un film del genere, al giorno d’oggi, abbia la possibilità di uscire al cinema. Chiudiamo con un precisazione che pare non tanto chiara ai realizzatori del film. I Ragni non sono Insetti. Sono Aracnidi.

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