The Collection backdrop
The Collection poster

THE COLLECTION

2012 US
noviembre 30, 2012

Durante una fiesta a la que Elena va con sus amigos, un psicópata enmascarado asesina a los invitados. Elena es la única superviviente, pero antes de que pueda escapar, la encierran en un baúl que es transportado a un lugar desconocido. Afortunadamente para ella, hay un hombre que sabe exactamente donde está. Secuela de "El coleccionista" (2009).

Directores

Marcus Dunstan

Reparto

Josh Stewart, Emma Fitzpatrick, Christopher McDonald, Johanna Braddy, Lee Tergesen, Navi Rawat, Andre Royo, Erin Way, Tim Griffin, Eaddy Mays
Terror Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

GF

Gianluca Fedele

skull skull empty skull empty skull empty skull
Adam, imprigionato dal Collezionista nella scatola rossa, riesce a fuggire grazie all’aiuto di Elena che però viene rapita al suo posto. Arrestato per i suoi trascorsi da scassinatore, Adam sarà però costretto dal padre della ragazza a tornare sulle tracce del killer accompagnato da una squadra che ha il compito di coprirgli le spalle. Trovato il luogo ed entrati nell’antro dell’assassino, si troveranno a dover evitare un’incredibile serie di trappole mortali per raggiungere il loro obbiettivo. Marcus Dunstan, sceneggiatore di vari “Saw” dal quinto capitolo in poi, ha deciso che scrivere solamente non lo soddisfaceva abbastanza e si lancia cosi alla regia di un suo “Enigmista-wannabe“ proponendoci la figura del Collezionista che qui è alla sua seconda apparizione dopo il primo “The Collector” del 2009. Dunstan decide però di prendere solo la parte tamarra e prettamente splatter del “killer-giustiziere” della nota saga, sfornando cosi un prodotto che sicuramente diverte ma che manca totalmente di quel lato psicologico, umano e critico che l’originale “Saw” proponeva. Ci si limita infatti ad una serie di trappole inserite a forza all’interno di una trama esilissima con dei personaggi che sono poco più che cartonati semoventi che girano a caso per un vecchio hotel subendo, in maniera ridicola e stupida, una serie di trappole che neanche il Pitagorico avrebbe mai potuto congegnare. E qui voi direte… “va beh, almeno ci si diverte sotto al piano gore e sotto ad un punto di vista di tensione...”. E invece anche qui vi sbagliate perché di trappole ce ne sono effettivamente molte ma per la maggior parte scattano a vuoto e quelle che invece riescono a colpire l’obbiettivo vengono solo vagamente mostrate con un montaggio talmente frenetico e frammentato che non se ne coglie quasi l’identità e il loro meccanismo (forse proprio la cosa che si voleva mascherare visto che solitamente non c’è). Il protagonista rimane quello del primo film, qui liberatosi ma nuovamente obbligato a rientrare nella tana del mostro e che, imparata la lezione ed il modus operandi del killer, decide bene di aprire a caso qualsiasi porta si trovi davanti, camminando per corridoi a lui sconosciuti, all’indietro e forzando le serrature chiuse. La stupidità poi non si ferma qui visto che anche il killer, il più delle volte, si comporta in modo del tutto illogico, rendendo palese la forzatura di quello che ci si vuole “mostrare”, senza giustificare il perché non si prendano strade più facili e sensate. Precisiamo inoltre che nemmeno il concetto base del collezionare corpi qui funziona visto che non solo non capiamo perché questo collezioni corpi, ma non capiamo nemmeno quali siano le sue finalità poiché ci vengono mostrare una serie di cose probabilmente finalizzate per lo più ad inquietare e a colpire che a dare un vero e proprio senso alla vicenda. Detto questo specifichiamo che “The Collection” è un film che comunque a mente non libera ma liberissima si lascia anche guardicchiare senza annoiare ed avendo anche qualche momento di tensione e qualche scena riuscita (ottima quella iniziale nella discoteca, se ci limitiamo a valutare quello che vediamo). Ennesima nota negativa nel finale che risulta molto tirato ed affrettato; che voglia portare ad un ulteriore sequel? La mia vivida speranza risponde negativamente alla domanda, “Saw” ce lo siamo goduti ma ora passiamo oltre… Merita mezza zucca in più.

Tráiler