Carretera al infierno II backdrop
Carretera al infierno II poster

CARRETERA AL INFIERNO II

The Hitcher II: I've Been Waiting

2003 US
julio 15, 2003

Obsesionado aún por los espeluznantes sucesos del pasado, Jim Hasley (C. Thomas Howell) regresa para hacer frente a sus demonios. Acompañado de su novia Maggie (Kari Wuhrer), se encontrará pronto viajando por el desolado tramo de la carretera del Oeste de Texas, donde comenzó la pesadilla original.

Directores

Louis Morneau

Reparto

C. Thomas Howell, Kari Wuhrer, Jake Busey, Shaun Johnston, Steve Railsback, Darcy Dunlop, Stephen Hair, Doug MacLeod, Janne Mortil, Marty Antonini
Terror Acción Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

skull skull empty skull empty skull empty skull
Jim Halsey, appena licenziato dal suo posto di lavoro in polizia, è ancora tormentato dal ricordo dell’autostoppista psicopatico che tentò di ucciderlo anni prima. Decide così di affrontare le sue paure ripercorrendo, in auto e con la sua fidanzata Maggie, quelle lunghe e isolate strade del Texas Occidentale dove avvenne in passato l’indimenticabile incontro con l’autostoppista John Ryder. Ma Jim non sa che ad attenderlo in quelle strade c’è un altro folle psicopatico autostoppista che non tarda a prendere di mira Jim e la sua fidanzata Maggie, riproponendo il terribile “gioco” iniziato anni prima da John Ryder. Correva l’anno 1986 quando uscì sul grande schermo, per la regia di Robert Harmon (“They – incubi dal mondo delle ombre”, “Highwayman”) “The Hitcher”, film che narrava la vicenda di un giovane che non rispettò la regola “non parlare con gli sconosciuti” tanto da prestare il passaggio ad uno stanco e trasandato autostoppista che altro non era che uno psicopatico pronto a rovinare la vita del ragazzo e di chi gli stava intorno. Il film, seppur non particolarmente entusiasmante, divenne nel tempo un piccolo cult che si fece ricordare soprattutto per la splendida interpretazione di Rutger Hauer nei panni del folle autostoppista John Ryder. Per anni “The Hitcher” rimase una pellicola singola e stranamente nessun seguito gli fu mai attribuito, anche se in molti ne copiarono la forma; a distanza di diciassette anni, nel 2003, si decise di fare finalmente un seguito a quel piccolo cult del 1986, un seguito che non arrivò assolutamente ai livelli del primo film e che fu destinato ad ottenere una misera distribuzione per il solo mercato dell’home video, ma che, comunque vada riuscì a distaccarsi dalla massa dei pessimi prodotti usciti per il solo commercio del noleggio risultando un prodotto abbastanza inutile ma comunque godibile e divertente. La storia di questo “The Hitcher 2 – Ti stavo aspettando…” poco si distanzia dalla vicenda del primo film: lo spettatore è nuovamente costretto a vedere il giovane Jim (che questa volta tanto giovane non è), accompagnato stavolta dalla fidanzata Maggie, a dover scappare dalla furia omicida di un nuovo autostoppista che agisce in maniera simile a John Ryder, perseguitando e cercando in tutti i modi di incastrare la giovane coppia facendo cadere su di loro la colpa dei delitti compiuti. La storia, dunque, non si distanzia assolutamente dal primo film risultando quasi una sorta di remake del primo capitolo piuttosto che un vero e proprio seguito. La sceneggiatura appare non molto professionale; infatti l’opera è farcita da diversi buchi che sarebbe stato opportuno riempire; uno su tutti è dovuto al fatto che non viene assolutamente chiarito il collegamento tra il nuovo autostoppista e Jim e il perché sceglie proprio Jim come pedina del suo sadico gioco. Avrà forse legami di parentela con il vecchio autostoppista John Ryder? Comunque, malgrado diverse imprecisioni, la sceneggiatura compare abbastanza frenetica e coinvolgente; mentre la regia, questa volta affidata a Louis Morneau (“Carnosaur 2”, “Bats”), non risulta essere molto rilevante. Nel cast, ritroviamo lo stesso C. Thomas Howell nuovamente nei panni di Jim; Kari Wuhrer (“Anaconda”) nelle vesti di Maggie; mentre nel ruolo dell’autostoppista psicopatico troviamo l’attore dal sorriso sgargiante Jake Busey (“Sospesi nel tempo”, “Starship troopers”) che, contrariamente a quanto riusciva a fare Rutger Hauer nel film di Harmon, non sempre risulta adatto al ruolo, in quanto ci offre delle continue battutine fuori luogo e assume in continuazione un atteggiamento da buffone che non si addice molto al personaggio e all’atmosfera dell’intero film. In conclusione questo “The Hitcher 2 – Ti stavo aspettando…” è una pellicola di scarsa utilità, non vi era alcun bisogno di sfornare dopo tanti anni un seguito al film del ’86, ma comunque, sorvolando su ciò, risulta essere comunque un film scorrevole, divertente e che si distanzia abbastanza dal pessimo prodotto standard per home video.