MC
Marco Castellini
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Un serial killer si aggira per Bologna, mutando continuamente volto e identità. Una giovane ispettrice gli da la caccia e dovrà affidarsi ad un ragazzo cieco in grado di riconoscere l'omicida dalla voce.
Tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, esponente di spicco del genere noir anni Novanta, "Almost Blue" è, o meglio vorrebbe essere, un thriller cupo e disturbante sullo stile di “Seven” o de “Il silenzio degli innocenti” ma risulta esserne solo un clone mal riuscito. La cosa migliore della pellicola rimane la storia che, anche se non spicca certo per originalità, almeno offre qualche spunto di interesse, mentre la sceneggiatura risulta carente e piuttosto confusa. Capitolo a parte meritano le “performance” degli
attori, si salva solo la protagonista Lorenza Indovina, per lo meno abbastanza credibile, tutti gli altri invece manifestano evidenti limiti interpretativi ed in particolar modo Claudio Santamaria ci regala delle espressioni che più che ad un ragazzo cieco sembrano appartenere ad uno che si è appena fatto una canna. Ultimo e non trascurabile limite del film è quello di non avere neppure un colpo di scena, risolvendosi in un finale scontato.