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Marco Castellini
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Un pazzo assassino uccide giovani donne e poi ne sevizia i corpi, estraendo organi o parti anatomiche. La polizia brancola nel buio perché il folle non lascia nessun indizio sui luoghi dei delitti. L'ultima vittima però viene trovata ancora in vita e riesce a dare alle forze dell'ordine alcune informazioni importanti che portano alla cattura del folle. Conosciuto come il primo film splatter della storia "Blood Feast" in realtà è più che altro una pellicola “gore”, infatti nel film ci vengono mostrati cadaveri martoriati e fatti a pezzi ma mai la mano dell'assassino "al lavoro", lo spettatore può assistere solo al risultato della sua "opera". Questo è dovuto essenzialmente al fatto che, agli inizi degli anni sessanta, i registi di genere non disponevano di grandi effetti speciali e non si poteva fare molto di più. Nell’insieme il film è apprezzabile soprattutto da un punto di vista “storico”, per il fatto di aver lanciato nel mondo il genere “splatter”, ma agli occhi dello spettatore moderno apparirà datato, anche a causa della recitazione eccesivamente “teatrale” degli interpreti. La pellicola è disponibile solo in lingua originale sottotitolata.