Dog Soldiers backdrop
Dog Soldiers poster

DOG SOLDIERS

2002 LU
mai 10, 2002

Une unité de six soldats anglais effectue un exercice militaire de routine dans une nature sauvage, vaste et hostile d'Ecosse. Ils ne tardent pas à découvrir les corps ensanglantés d'un autre bataillon. Ils n'ont plus de munitions et la radio ne fonctionne pas.Isolés dans une forêt par une nuit de pleine lune, ces hommes inexpérimentés réalisent que leurs attaquants sont des loups-garous hauts de deux mètres, vicieux et sanguinaires.

Réalisateurs

Neil Marshall

Distribution

Sean Pertwee, Kevin McKidd, Emma Cleasby, Liam Cunningham, Thomas Lockyer, Darren Morfitt, Chris Robson, Leslie Simpson, Tina Landini, Craig Conway
Horreur Action Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Scozia. Un manipolo di soldati britannici durante un’esercitazione rinviene i resti di una squadra speciale di militari completamente fatti a pezzi: solo uno è sopravvissuto, benché gravemente ferito, l’antipatico sergente Ryan. Subito dopo il drappello di soldati viene attaccato da quello che presto scopriranno essere un branco di affamati licantropi e saranno quindi costretti a rifugiarsi, con l’aiuto di una ragazza, in una fattoria isolata nel bosco, senza sapere però che si tratta della tana degli stessi lupi mannari... Uscito in sordina solo per il mercato dell’home video, questo “Dog Soldiers” rappresenta il perfetto esempio di come si possa fare un ottimo film dell’orrore con pochi mezzi. L’intento del regista Neil Marshall è ben chiaro: dirigere un film di soldati e lupi mannari (o se preferite: un film di lupi mannari con l’aggiunta di soldati!) facendo in modo che la sospensione dell’incredulità non vada a farsi benedire.. Infatti, per quanto difficile possa essere, il genere bellico e l’horror in questo film risultano in perfetta sintonia, senza scadere mai nel ridicolo, utilizzando spesso l’espediente dello humour nero per sdrammatizzare alcune scene. Se dal cinema bellico “Dog Soldiers” pesca dichiaratamente a piene mani nel film inglese del 1964 “Zulù” (tra l’altro più volte citato dagli stessi protagonisti del film), nel genere horror Marshall omaggia “La notte dei morti viventi”, “Aliens” e “Evil dead”, anche se il regista stesso ci tiene a precisare che la sua fonte d’ispirazione è stata soprattutto “Salvate il soldato Ryan”: afferma infatti che il suo film somiglia a quello di Spielberg, ma con il lupi mannari al posto dei tedeschi. E’ curioso notare come nei film che trattano questo tema ci siano sempre dei chiari riferimenti al panorama fiabesco (era già accaduto con “L’ululato” e “In compagnia dei lupi”) ed anche in questo “Dog Soldiers” non è da meno: si verte sulla favola di “Riccioli d’oro e i tre orsetti” con i soldati al posto di Riccioli d’oro che entrano inconsapevolmente nella casa dei licantropi e mangiano nei loro piatti e dormono nei loro letti... Il cast risulta composto da un gruppo di ottimi attori (seppur poco noti) al servizio di una sceneggiatura fresca (dello stesso Marshall), ricca di dialoghi mai banali, e di una costruzione dei personaggi particolarmente curata (fatto raro in una produzione horror low-budget) che spazia dal protagonista Cooper (interpretato da Kevin McKidd), uomo con una morale ben lontana dal bigottismo militare e cacciato dal reparto speciale solo perché si è rifiutato di sparare senza motivo ad un cane; Ryan (interpretato da Liam Cunningham) nemesi di Cooper e responsabile della sua cacciata dal reparto speciale, nonché uomo malvagio ed egoista che nasconde più di un segreto legato alla sorte dei soldati braccati dai lupi; Wells (un’eccezionale Sean Pertwee) l’altra faccia della medaglia di Ryan, che rappresenta una chiara figura paterna per Cooper. Il tutto è condito da ottime scene splatter (il sergente Wells con le budella in bella mostra e Cooper che cerca di incollargliele letteralmente con il super attack è da antologia!) e da effetti di make up ben curati. I licantropi sono stati realizzati con metodi completamente artigianali (quindi niente effetti digitali, per fortuna!) ed hanno un look che rimanda al cult di Joe Dante “L’ululato”, ma vista l’esiguità dei mezzi a disposizione vengono mostrati il meno possibile e sempre in scarse condizioni di luce. In conclusione “Dog Soldiers” risulta un ottimo prodotto che avrebbe sicuramente meritato maggiore attenzione dal mercato italiano: un film veloce ed originale, ben diretto, ben interpretato e con effetti splatter di ottima qualità. Da non perdere!