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AU SERVICE DE SATAN

Satan's Little Helper

2005 US
octobre 4, 2005

Douglas Whooly est un jeune garçon dingue de jeux vidéo. Le jour d'Halloween, il décide d'endosser le costume du héros de son jeu favori, le Satan's Little Helper, dont le but consiste à aider Satan à répandre le Mal sur Terre. Alors qu'il collecte des friandises dans son quartier, il croise sur sa route un homme déguisé en Satan. Ravi de cette rencontre inespérée, le jeune Douglas va lui proposer ses services...

Réalisateurs

Jeff Lieberman

Distribution

Alexander Brickel, Katheryn Winnick, Stephen Graham, Amanda Plummer, Wass Stevens, Dan Ziskie, Melisa McGregor, Joshua Annex, Joyce R. Korbin, Anthony Ardolino
Horreur Comédie
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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È la vigilia di Ognissanti e il piccolo Doug è impaziente per il ritorno dal college di sua sorella Jenna, alla quale è morbosamente attaccato. Doug è affascinato da un videogame che gli ha regalato il padre “Il piccolo aiutante di satana” e per Halloween ha deciso di mascherarsi proprio dall’ “eroe” del suo videogioco per andare a fare “dolcetto, scherzetto” con sua sorella. Ma Jenna si presenta con Alex, il suo nuovo fidanzato; così Doug, deluso e geloso, se ne và in giro per il quartiere in cerca di Satana, al quale vorrebbe chiedere se può uccidere Alex e fare da suo piccolo aiutante, come nel videogioco. Doug si imbatte però in un pericoloso serial killer con indosso una grottesca maschera da demone, impegnato nel nascondere un cadavere e lo identifica subito come Satana. L’assassino, ascoltata la proposta del bambino, accetta con entusiasmo; così Satana e il suo piccolo aiutante andranno in giro per il quartiere a seminare morte e terrore. Distribuito in Italia con il poco esaltante titolo di “Halloween killer” proprio il week-end che ha preceduto la ricorrenza di Ognissanti, questo film non è altro che l’atteso “Satan’s little helper”, ritorno dietro la macchina da presa dopo molti anni di Jeff Lieberman, già regista di piccoli cult del cinema horror come “I carnivori venuti dalla savana” e “Videokiller”. “Halloween killer” è uno slasher atipico che strizza l’occhio alla commedia nera ed ha un ambiguo messaggio di fondo; il giovane protagonista è un patito di videogames e il suo gioco preferito ( Satan’s little helper, appunto ) è un concentrato di violenza e amoralità sicuramente poco adatto ad un ragazzino ingenuo e suggestionabile, tanto che il ragazzino stesso, vedendo il killer in azione, crederà che si tratti solamente di un gioco. Quindi, ad una prima analisi, il film appare condannare l’uso improprio che si fa della violenza nei videogames e della tendenza che hanno a desensibilizzare il giovane pubblico; ma procedendo nella visione ci si rende conto che questa pellicola tende a prendere in giro e ridicolizzare un po’ tutti i luoghi comuni della società nord americana: si attaccano le forze dell’ordine, ritenute incapaci e totalmente assenti ( basti pensare a ciò che riesce a fare il killer da solo nella stazione di polizia ), per finire con una evidente ridicolizzazione della religione ( evidenziato nell’ultimo quarto d’ora di film, quando il killer indossa un costume che ripropone le fattezze di Cristo, portando i protagonisti del film a cadere in una divertente confusione mistica ). Chiari, poi, risultano i rimandi al capostipite di tutti gli halloween movies, cioè “Halloween – La notte delle streghe”: come nel capolavoro di Carpenter, anche qui l’azione si svolge il 31 Ottobre e inquadra l’universo infantile sotto un ottica insolita, inquietante; inoltre anche in “Halloween killer” abbiamo un assassino mascherato e silenzioso ( anche se molto più ironico del letale Michael Myers ) che mai ci mostra il suo vero volto. Tecnicamente il film non presenta alcun difetto, né particolari pregi: regia di mestiere, sceneggiatura semplicistica ma efficace, buon commento musicale ( che rimanda al già citato film di Carpenter ) e cast valido, in cui spicca Katheryn Winnick ( “Hellraiser: Hellworld” ), nel ruolo di Jenna, ma soprattutto Amanda Plummer ( indimenticabile “Bunny” in “Pulp fiction” ) nella parte della madre di Doug e Jenna. Pur non essendo abbondante la dose di gore, si segnale una scena di sbudellamento abbastanza disgustosa. In conclusione, “Halloween killer” è un divertente e irriverente slasher farcito di humor nero e citazioni; scorrevole, cattivo e con una buona idea di fondo. Merita sicuramente una visione.

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