La planète des dinosaures backdrop
La planète des dinosaures poster

LA PLANÈTE DES DINOSAURES

Planet of Dinosaurs

1977 US
novembre 18, 1977

Un vaisseau spatial en détresse est obligé d’effectuer un atterrissage d'urgence sur une planète inconnue. Semblable à notre Terre, elle parait ne porter aucune civilisation. Mais bientôt, les membres de l’équipage vont découvrir des troupeaux de dinosaures, dont certains se montrent fortement agressifs. Les survivants essayent de s’organiser en espérant l’arrivée de secours.

Réalisateurs

James K. Shea

Distribution

Mary Appleseth, Derna Wylde, Max Thayer, Pamela Bottaro, James Whitworth, Chuck Pennington, Charlotte Speer, Louie Lawless, Harvey Shain
Action Thriller Science-Fiction
HMDB

CRITIQUES (1)

MC

Marco Castellini

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Il Pianeta dei Dinosauri

L’equipaggio di un’astronave, a causa di un malfunzionamento del veicolo, è costretto ad un atterraggio di emergenza su un misterioso pianeta sconosciuto. Il pianeta, apparentemente deserto, offre condizioni di vita molto simili a quelle terrestri ma ben presto gli astronauti faranno una spiacevole scoperta: il pianeta è ancora in fase di evoluzione ed è popolato interamente da feroci e famelici dinosauri. Non avendo alcuna speranza di soccorso e dopo aver perso alcuni membri dell’equipaggio, i pochi superstiti prenderanno l’unica decisione possibile: lottare per la sopravvivenza contro gli enormi rettili e cercare, per quanto possibile, di adattarsi al nuovo mondo. Possibile che solamente Steven Spielberg, con il suo celebre “Jurassic Park”, sia riuscito a portare sullo schermo in maniera dignitosa i famelici rettili del giurassico? A quanto pare la risposta è si e “Il Pianeta dei dinosauri” (“Planet of Dinosaurs”), in parte, ne è una chiara dimostrazione. Ma aprendo in tal modo il discorso si potrebbe ponderare il peggio per questo filmetto diretto da James K. Shea! In realtà trattasi di un innocuo, a tratti persino sciocco, b-movie realizzato con quattro soldi senza alcuna pretesa a parte quella di intrattenere lo spettatore. La sua natura di b-movie si lascia intuire immediatamente partendo proprio dall’elementare ed esilissimo plot che richiama, in maniera piuttosto sfacciata, i temi trattati, anche se poi analizzati con svariate sfumature, nei molteplici b-movie fantascientifici realizzati in maggior misura nei decenni ’50 e ’60. La pellicola più omaggiata (o saccheggiata?) è senza dubbio alcuno quella che, dieci anni prima, era approdata sugli schermi per mano di F. Schaffner e che vedeva un Charlton Heston prigioniero in un pianeta popolato da scimmie estremamente evolute; parlo de “Il Pianeta della scimmie” che ispira il film sia nel titolo (furba manovra commerciale per catturare più spettatori possibili sfruttando il successo del film di Schaffner), sia nelle ambientazioni, sia nel pot di base (in particolar modo i primi minuti). Ma ne “Il Pianeta dei dinosauri” il tutto è analizzato con fin troppa leggerezza, una leggerezza che non spinge lo spettatore a visionare il film con la giusta serietà e che rende banale anche i passaggi più impegnativi e fantascientifici. Anche i protagonisti dell’opera fanno la loro parte nell’incrementare la dose di sciocchezza del film dato che risultano poco funzionali sia su carta (non godono di nessunissimo spessore) sia dal vivo, dato che gli attori, tra cui si distingue James Whitworth che prenderà posto nel cast del film di Craven “Le colline hanno gli occhi 2” nel ruolo di Jupiter, che si muovono alla meno peggio sulla scena. Per quanto riguarda la resa dei dinosauri bisogna stendere due righe a riguardo. Gli enormi rettili sono realizzati con una stop-motion alquanto primitiva anche per il suo anno d’origine, il 1978 (basti pensare che l’anno prima avevamo avuto film come “Guerre Stellari” che, seppur avente a disposizione un budget imparagonabile, sfoggiava effetti visivi ben superiori). Ma anche se la tecnica impiegata può apparire assai primitiva e datata è impossibile non provare un certo fascino, specie se siete dei nostalgici della stop-motion, per effetti tanto grezzi quanto incantevoli come questi. Insomma, “Il Pianeta dei dinosauri” è un filettino davvero da poco, molto elementare e flebile ma comunque genuino e scorrevole. I grezzi effetti speciali, poi, valgono da soli la visione del film. Sconsigliato ai più giovani.