MC
Marco Castellini
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Risvegliatosi dopo cinque anni di coma profondo, Johnny trova la sua vita sconvolta: la fidanzata ha sposato un altro, gli amici hanno fatto perdere le loro tracce e perfino il suo lavoro di insegnante è perduto. Il coma però gli ha fatto acquistare il potere di prevedere parte del futuro, e grazie a questa dote Johnny riuscirà a salvare l’umanità. Diretto dal sempre grandissimo David Cronenberg e interpretato dall’altrettanto strepitoso Christopher Walken,”La Zona Morta” è una delle più efficaci trasposizioni kinghiane mai realizzate. Tutti i film del regista canadese sono legati dal fil rouge della mutazione del corpo umano (e anche dalla sua fusione con altri elementi) e anche questa pellicola non fa eccezione. Il corpo del protagonista subisce una mutazione fortissima grazie alle capacità di preveggenza acquisite dopo l’incidente, siamo però di fronte ad una mutazione “invisibile” all’occhio. Cronenberg allora ci mostra le visioni che avvengono tramite contatto fisico, grazie alle mani di Johnny, con le quali il protagonista si fonde con ciò che sta toccando (ed ecco il tema della fusione). Il film offre buoni momenti di suspense ma nessuno sequenza prettamente “orrorifica”, per una volta Cronenberg lascia da parte il suo gusto per l’immagine “forte”, per il trucco “trasbordante” limitandosi a spargere pochissime gocce di sangue. Curiosità: in una delle prime sequenze del film assistiamo ad una delle visioni del protagonista che lo proietta al centro di una stanza in fiamme; questa è la stanza della figlia di un’infermiera con la quale ha appena avuto un semplice contatto fisico. In questa sequenza vediamo un pupazzo di E.T. su uno scaffale. Cronenberg fu costretto a girare di nuovo la scena senza il pupazzo perché la Universal Pictures minacciò di fargli causa!