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THE EYE 3 : L'AU-DELÀ

見鬼10

2005 HK
mars 24, 2005

Cinq adolescents avides de sensations fortes se portent volontaires pour participer au Rite des HUIT. Un par un, ils vont être confrontés à une incroyable expérience pleine de fantômes,, autres démons... Un par un, ils devront lutter pour ne pas succomber aux chants des esprits, revenir indemnes à la réalité. Mais l'un d'entre eux manque à l'appel... Vont-ils repartir à sa recherche dans ce monde parrallèle... ?

Réalisateurs

Danny Pang Phat, Oxide Pang Chun

Distribution

Chen Bolin, Kate Yeung, Ray MacDonald, Isabella Leong, Kris Gu, Bongkoj Khongmalai, Ng Wing-Chuen, Tanyapan Jansiw, Boonsong Vaesong, Yan Kam Ching
Horreur Comédie
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

Cinque ragazzi in vacanza in Thailandia se la spassano come meglio possono tra luna park, gite in campagna e cene accompagnate da racconti di fantasmi. Una notte, uno di loro mostra agli altri un libro che ha trovato in una vecchia biblioteca; nel libro ci sono descritti dieci modi per evocare i fantasmi. I ragazzi decidono così di mettere in pratica, uno ad uno, le dieci evocazioni, finché uno di loro scompare. Passano diversi mesi, i ragazzi sono ormai tornati alla vita quotidiana, a parte May che è rimasta traumatizzata da quella notte in cui il suo amico scomparve. Però sembra che i quattro ragazzi abbiano acquistato la facoltà di vedere fantasmi ovunque! Giunti al terzo episodio della personalissima saga dei fantasmi, i fratelli Pang decidono di giocarsi la carta dell’auto-parodia, realizzando non solo il peggior capitolo della trilogia, ma anche uno dei più imbarazzanti ghost movie mai giunti dall’oriente. Il punto della questione è che già a partire dall’idea di base, “The eye 3” non si presentava di certo come un prodotto vincente, la voglia poi di inserire siparietti pseudo comici non fa altro che peggiorare la situazione, sottraendo alla pellicola non solo la credibilità, ma anche quello straccio di personalità che comunque il film poteva guadagnarsi gestendo in maniera più professionale le sue caratteristiche. I fratelli Pang hanno sempre dimostrato di essere dei registi di alto livello e capaci di donare alle loro opere, spesso deludenti, delle qualità tecniche ed estetiche di grande impatto, capaci anche di far rivalutare intere pellicole; purtroppo però in “The eye 3” la loro caratteristica perizia tecnica passa del tutto in secondo piano. Qua e là qualche sprazzo qualitativo si può scorgere ( la sequenza del pasto offerto ai fantasmi è ben realizzata ), ma in generale abbiamo a che fare con un prodotto di bassissima qualità, fatto con grande probabilità solo per sfruttare il buon successo commerciale dei due capitoli precedenti. Il più gran problema di “The eye 3” è la gestione dei tempi comici alternati ai meccanismi di tensione, poiché non si riesce ad accontentare nessuno dei due aspetti: la tensione è del tutto inesistente e le numerose comparsate dei fantasmi non sfruttano quasi mai il loro potenziale orrorifico; la dimensione ironica è poi di un imbarazzante unico, capace di far davvero arrossire per la vergogna lo spettatore. Per la prima volta vedremo uno dei più originali metodi per scacciare i fantasmi, altro che i raggi protonici dei leggendari Ghostbusters! Qui i fantasmi vengono allontanati a suon di peti puzzolenti che si materializzano all’occhio umano come delle vere e proprie nuvolette fluttuanti! Per non parlare poi della disarmante scena in cui due ballerini di break-dance scambiano un ragazzo posseduto da un fantasma per un esperto nella suddetta disciplina, mettendo in atto una vera e propria sfida a cui assistono anche diversi spettatori. Forse l’unica gag che suscita davvero una risata, ma comunque greve e maligna, è quella in cui compare il solito ragazzino che chiede la sua pagella ( figura fantasmatica presente anche nei due film precedenti ), qui viene preso a calci e pugni dal protagonista che lo crede un fantasma e invece… A tutto ciò poi si aggiunge anche una storia per nulla interessante e poco approfondita, svantaggiata da una sceneggiatura dilettantesca che per nulla si interessa ai personaggi e da una cast di attori davvero poco professionali. In definitiva, “The eye 3” è un film da evitare assolutamente, un mix tra horror e commedia demenziale che risulta però incapace sia di spaventare che di far ridere. Un film sbagliato in partenza che non ha fatto altro che affossare una saga che già di suo aveva ben poco da dire.