7 Mummies backdrop
7 Mummies poster

7 MUMMIES

2006 US
luglio 18, 2006

Deserto dell'Arizona. Un furgone su cui viaggiano alcuni detenuti ha un incidente: approfittando dell'imprevisto, i criminali riescono a liberarsi, uccidendo una delle due guardie di sicurezza e prendendo in ostaggio l'altra. Cercando di raggiungere il confine con il Messico, s'imbattono prima in un medaglione d'oro, poi in un misterioso indiano, che, vedendo il gioiello, comincia a raccontare ai fuggiaschi l'antica leggenda di una città edificata sopra un tesoro nascosto e protetto da una maledizione.

Registi

Nick Quested

Cast

Cerina Vincent, Billy Wirth, Billy Drago, Andrew Bryniarski, Danny Trejo, James Intveld, Martin Kove, Noel Gugliemi, Matt Schulze, Adrianne Palicki
Horror Azione
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

Un pulmino che sta conducendo sette criminali in un penitenziario lungo strade desertiche, ha un improvviso incidente: i sei delinquenti si liberano, uccidono una guardia e ne prendono in ostaggio un’altra. Intenzionati a raggiungere il vicino confine con il Messico per trovare finalmente la libertà, i sei malviventi si mettono in cammino. Durante il tragitto trovano nella sabbia un medaglione e si imbattono in un indiano che offre loro acqua e cibo, e, notando il medaglione, dice al gruppo di galeotti che c’è un’antica leggenda da quelle parti, secondo la quale, in quei paraggi c’è una città costruita su un immenso tesoro, custodito da sette frati gesuiti condannati alla dannazione eterna: solamente quel medaglione è in grado di condurli al tesoro. I sei fuggitivi, in parte scettici, in parte presi dall’avidità, decidono di mettersi alla ricerca del tesoro. Partendo da un’idea interessante e da una location che sfocia apertamente nel western Nick Quested è riuscito a costruire un pessimo horror, fatto in maniera pedestre sotto tutti i punti di vista. “7 Mummies” appare fin dal prologo iniziale, come un western vero e proprio, con tanto di polverose città fantasma assoggettate ad un dispotico sceriffo, saloon popolati da belle signorine e incalliti giocatori di poker; ma quest’atmosfera così retrò che, stando alle premesse, avrebbe potuto far da sfondo ad un film godibilissimo, viene completamente distrutta da una totale inettitudine nella gestione di qualunque elemento abbia lontanamente a che fare con ciò che è cinema. La sceneggiatura non sfrutta la storia su cui è costruita, anzi tende a rendere confuso anche il passaggio più semplice, cospargendo il tutto con evidentissimi buchi narrativi. La regia di Nick Quested è dilettantesca e si può notare una totale incapacità nella direzione degli attori e nella costruzione di coreografie per le frequenti scene d’azione, le quali appaiono confuse e tremendamente noiose. Il reparto recitativo è composto da una serie di caratteristi del cinema di genere, qui sicuramente sprecati; possiamo comunque ritrovare Danny Trejo (“Dal tramonto all’alba”) nel ruolo dell’indiano, Andreij Bryniarski (il remake di “Non aprite quella porta” e “The Curse of El Carro”) nella parte del criminale Blade, Billy Drago (“Tremors 4”) nel ruolo del malvagio sceriffo. Non si salvano neanche le musiche, fastidiosissimi pezzi metal che poco hanno a che fare con l’atmosfera western del film, e il make-up delle mummie, che appaiono come anonimi scheletrini in saio da frate che si esibiscono in penosi combattimenti da kung-fu. Inoltre risulta imbarazzante e del tutto gratuita la sequenza che propone un omaggio (o inutile scopiazzatura) da “Dal tramonto all’alba”: i protagonisti vengono attaccati nel saloon dai gestori del locale (barista, clienti e prostitute) trasformatisi inspiegabilmente in zombi cannibali. Naturalmente la lunga sequenza non ha ritmo e non ci sono neanche minime dosi di sangue per farla apparire almeno divertente. “7 Mummies” è un prodotto totalmente sbagliato, che avrebbe potuto avere solide possibilità di risultare una buona pellicola se solo fosse stata affidata ad un team di artisti competenti, ma il risultato ottenuto è davvero penoso.