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Roberto Giacomelli
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Un uomo si risveglia in un'automobile, nel mezzo del bosco. L'uomo è ferito e ha le gambe incastrate nell'auto incidentata; sul sedile posteriore c'è un cadavere e un secondo morto è fuori dal veicolo, probabilmente sbalzato in seguito all'urto. L'uomo non ricorda chi è e come è finito lì, la radio parla di una rapina compiuta da tre uomini, ma i ricordi sono frammentati e sfocati. Ora l'unico obiettivo per l'uomo è riuscire a liberarsi da quella trappola di metallo e sopravvivere al freddo, alla fame e alle belve feroci.
Si è venuta a creare un piccola tendenza nel cinema thriller/avventuroso degli ultimi due anni in cui si è messo l’essere umano in condizioni di claustrofobico pericolo, in cui spesso l’avversario più temibile è la natura. “Sanctum” parlava di un gruppo di speleologi sommozzatori intrappolati in un complesso cavernoso sott’acqua, “Frozen” raccontava la storia di tre amici rimasti sospesi sul sedile di una funivia in balia del gelo e dei lupi, “Buried – Sepolto” invece ci scaraventa da subito in una cassa a tre metri sotto terra con poca aria e incursioni di serpenti, mentre “127 ore” è la storia di un ragazzo che rimane
incastrato in un canyon dello Utah, con un braccio intrappolato sotto un masso. Storie minimaliste (beh, “Sanctum” un po’ meno), pochissimi attori in scena (nel caso di “Buried” solo uno!), capacità di coinvolgimento piuttosto alta e perfetto esempio di come i pericoli della Natura siano tra i peggiori che si possano incontrare.
“Wrecked” del canadese Michael Greenspan si inserisce di diritto in questo mini-filone, mostrandoci le terribili conseguenze di un incidente automobilistico sulla pelle dell’unico sopravvissuto, per di più isolato in un bosco, in balia di freddo, fame e animali selvatici. Se la prima mezz’ora di film funziona abbastanza bene, mostrandoci un convincente Adrien Brody immobilizzato nell’auto incidentata, circondato da cadaveri e in balia di speranzosi miraggi, poi il film muta e diventa un survival movie anomalo e pericolosamente monotono.
La condizione disperata in cui si trova il
protagonista della vicenda, con le gambe dolorosamente incastrate tra le lamiere della macchina, improvvisamente si risolve e bastano un po’ di spintoni allo sportello e un minimo di forza nel tirar fuori le gambe e il nostro sventurato personaggio si ritrova fuori dall’auto. A questo punto ci si chiede perché l’uomo non avesse fatto prima quello che ha fatto, perché ha aspettato circa due giorni tra stenti e pericoli prima di reagire in quel modo apparentemente semplice e sistematico. Da questo momento in poi, visto che l’uomo è ferito alle gambe, vediamo Adrien Brody che si trascina per il bosco alla ricerca di cibo, acqua e qualcuno che possa aiutarlo. Se alcuni punti sono avvincenti – come l’incontro con il puma – e altri toccanti – l’amicizia con il cane che lo segue – per lo più il film è monotono e anche un po’ ridicolo, nel vedere un attore premio Oscar che serpeggia per circa un ora tra foglie secche e terriccio.
Adrien Brody, dopo il trionfo con “Il pianista”, si è trovato ad accettare forse troppi film, tanto da incappare non raramente in produzioni che non riescono a valorizzarlo… fortunatamente non è questo il caso di “Wrecked”, che anzi punta tutto su di lui come quasi unico volto (tumefatto) in scena per un ruolo che comunque non è affatto facile e mostra tanta pazienza da parte di un attore sicuramente molto malleabile, che qui compare anche come produttore.
Tra alti (non molti) e bassi (più frequenti), “Wrecked” si trascina letteralmente
verso un finale che se da una parte fa affidamento a un colpo di scena non troppo sorprendente, dall’altro trova una chiusura non particolarmente soddisfacente.
Il regista Michael Greenspan esordisce qui nel lungometraggio con una sceneggiatura firmata dal suo socio Christopher Dodd e avvalendosi anche di una bella fotografia dai toni grigiastri e color terra firmata da James Liston.
Le note di produzione ci informano che Greenspan e Dodd inizialmente volevano fare questo film ambientandolo in un futuro post-apocalittico, idea poi scartata per i costi eccessivi, e noi ci chiediamo se il film in quel modo sarebbe potuto essere migliore. Così come stanno le cose, “Wrecked” è un mediocre survival movie che si adagia su una situazione monotona che non riesce a coinvolgere come i recenti titoli dello stesso filone.
In DVD e Blu Ray Disc con One Movie.