RG
Roberto Giacomelli
•Il produttore discografico Max Taylor vince ad una partita a poker una gigantesca dimora nella campagna inglese. Al più presto Max si trasferisce con la sua famiglia nella casa vinta, ma involontariamente risveglia un malefico folletto vestito da Jolly che vive in un mondo onirico la cui porta è situata nei sotterranei della dimora.
Johnny, il fratello di Max, accompagnato da quattro autostoppisti, è, nel frattempo, in viaggio per raggiungere la nuova abitazione del fratello e consegnargli una chitarra elettrica. Il gruppo di sventurati umani sarà oggetto dei crudeli scherzi del Jolly.
Bastano tre aggettivi per descrivere questa pellicola: stupida, inutile, irritante. “Funnyman” è un film inglese del 1993, nato, molto probabilmente, sull’onda del discreto successo di un film simile (ma leggermente più gradevole) distribuito appena un anno prima: “Leprechaun”. Con “Funnyman” infatti si tenta di replicare il mix di horror e comicità grottesca caratteristiche della serie di film con il Leprecano, ma affondando sull’acceleratore nelle scene grottesche, che non risultano altro che dei fastidiosi siparietti demenziali.
Il personaggio del Jolly è forse uno dei peggiori pseudo boogeyman che siano mai apparsi in un film horror, a causa di un look ridicolo (vestitino rosso con tanti campanellini, gobba e fallo finto in bella mostra!) e di un comportamento irritante (numerose sono le scene in cui il Jolly parla con lo spettatore fissando la m.d.p. oppure si esibisce in osceni travestimenti). Forse una nota positiva è da considerarsi la buona dose di scene splatter, tra cui si può citare un uomo a cui viene fatta esplodere la testa con una bomba e una donna letteralmente attraversata da parte a parte dal malefico folletto.
È di una tristezza disarmante vedere coinvolto in questo film un eccezionale attore come Christopher Lee, che in quel periodo non se la passava benissimo, professionalmente parlando, e che verrà rilanciato in seguito da Tim Burton e grazie alla partecipazione a due episodi della nuova trilogia di “Star Wars” ed alla trilogia del “Signore degli anelli”.
Un consiglio: se per caso vi imbattete in “Funnyman” in qualche vecchia videoteca, lasciatelo lì dove si trova; non merita neanche una visione.