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Antonluigi Pecchia aka Pax
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Un maggiordomo sottostante ai servizi del suo padrone è ossessionato dall’occhio di vetro di quest’ultimo.
La sua ossessione lo spinge ogni notte, a mezzanotte, ad andare nella camera da letto del suo padrone e verificare che la palpebra contente l’occhio di vetro sia chiusa; ma una notte…
Cortometraggio dalla durata di poco più di 20 minuti ispirato al racconto di Edgar Allan Poe “Il cuore rivelatore”.
Ottima la recitazione di Alessandro Silvio ( che interpreta nel cortometraggio la parte del maggiordomo) che ci riesce a portare perfettamente lo spettatore in un vortice di follia assoluta; buona invece la recitazione di Fulvio Scattolini (che interpreta nel cortometraggio il ruolo del padrone). Ottime le musiche di Marco Giannoni, che riescono a scandire molto bene il ritmo della tensione durante la durata del cortometraggio.
Si nota che il regista Alberto Carbone non è un novellino, infatti prima di “Un uomo nervoso” si era già cimentato con il corto horror “Lymphatica” e il thriller “Gilda 2000”, dimostrando, nell’opera presa in esame, di saper usare la cinepresa.
“Un uomo nervoso” è cortometraggio che si basa sulla follia con assenza di effetti splatter ma con tanto ritmo e un senso di inquietudine che aleggia per tutta la durata della pellicola.
Insomma, 20 minuti di follia pura ottimamente recitati e con ottima tensione, creata soprattutto dalle voci in sottofondo durante la successione di fatti.
“Un uomo nervoso” ha girato vari concorsi di cortometraggi ( tra i quali anche l’edizione 2005 del “Joe D’Amato Horror Festival” ) e ha avuto modo di farsi apprezzare in diverse occasioni!
Un buon cortometraggio consigliato a tutti gli amanti di E. A. Poe, per chi apprezza l’horror “underground” e per tutti gli amanti dell’horror in generale.
In Italia l’horror esiste e ce lo dimostrano i tanti cortometraggi che vengono autoprodotti ogni anno dai registi stessi e “Un uomo nervoso” fa’ parte di queste opere.