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BLOOD MONKEY - L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE (LE SCIMMIE ASSASSINE)

Blood Monkey

2007 TH
settembre 24, 2007

Registi

Robert Young

Cast

F. Murray Abraham, Matt Ryan, Amy Manson, Freishia Bomanbehram, Matt Reeves, Prapimporn Kanjunda, Sebastian Armesto, Laura Aikman, Mascagni Andrea, Ulf-Peder Johansson
Avventura Horror Azione televisione film
HMDB

RECENSIONI (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Sei studenti universitari si avventurano nel bel mezzo di una giungla nel cuore dell’Asia per raggiungere il professor Hamilton, un ricercatore scientifico che sta conducendo ricerche all’interno di un cratere fino ad ora inesplorato dall’uomo e dove sembra si sia evoluta una nuova razza di primati più intelligente e feroce del normale. Lo scopo del professore è naturalmente quello di catturarne un esemplare vivo, ma l’impresa non sarà certo semplice. “Blood Monkey” ovvero: come fare un film con delle scimmie assassine senza però avere la possibilità di mostrarle. Seppur non con la stessa frequenza di squali, coccodrilli, ragni e serpenti, non è certo la prima volta che una scimmia viene scelta come minaccia all’interno di un film del terrore. Sono molteplici, infatti, le pellicole che hanno visto un primate minacciare l’essere umano e tra le tante possiamo rapidamente citare il piccolo cult “Link” di Richard Franklin, l’interessante “Monkey Shines – Esperimento nel terrore” di George Romero e il mediocre “Shakma – La scimmia che uccide” di Tom Logan e Hugh Parks. Ma “Blood Monkey” sembra avere mire più alte e il suo modello d’ispirazione non è nessuno dei titolo sopra citati, bensì il celebre romanzo “Congo” di Michael Crichton adattato per il grande schermo nel 1995 da Frank Marshall. Purtroppo, però, parliamo di un filmetto televisivo di bassissima qualità e dunque le possibilità di realizzare un’opera paragonabile a quella di Marshall erano nulle sin dal principio. Diretto da Robert Young e conosciuto anche con il titolo “Le scimmie assassine”, il film in questione si pone senza troppi giri di parole come l’emblema del nulla, in quanto siamo costretti, per circa un’ora e mezza, a vedere stupidi individui che non fanno altro che camminare per la giungla parlando, sparando e fuggendo da scimmie che però non ci vengono mai mostrate se non per poco più di un secondo nel pessimo finale privo di ogni logica narrativa. Ci si chiede, dunque, per quale motivo fare un film del genere se poi non si ha la possibilità di mostrare proprio l’elemento basilare del film?! Per tutta la durata della pellicola solo continue soggettive del mostro che si nasconde tra gli alberi e un teschio di cartapesta ritrovato dal professore, nulla di più. Come accennato poche righe più sopra, le temibili creature vengono mostrate per un istante solamente nell’ultima scena prima dei titoli di coda e tu, che per tutto il tempo non hai fatto altro che pensare “Ma quando cazzo me le fate vedere le scimmie?”, sei costretto a ricrederti rimpiangendo i momenti in cui si ricorreva al facile espediente della soggettiva. I mostruosi primati tanto decantati durante tutta l’opera (e dei quali viene mostrato un teschio dal volume cranico esageratamente elevato) altro non sono che semplicissimi gorilla realizzati, come ci si poteva aspettare, con una computer graphic penosamente grezza e primitiva. Il film accusa enormi problemi a livello di sceneggiatura. La narrazione è stanca, esageratamente ripetitiva e priva di veri eventi capaci di offrire una giusta evoluzione alla vicenda. Solo negli ultimi minuti, quando la storia sembra essersi finalmente avviata verso un giusto climax da film dell’orrore, ecco che partono i titoli di coda, il film finisce inaspettatamente lasciando un fastidioso senso di incompiutezza agli occhi di chi guarda. Tutti i personaggi appaiono fin troppo stereotipati e dunque poco interessanti, a partire proprio dal vile professor Hamilton interpretato da uno spaesato F. Murray Abraham (“Amadeus”, “Scarface”, “Last Action Hero”) che dona al ricercatore toni fin troppo macchiettistici da “bastardo” disposto a tutto pur di rendere nota la propria scoperta. Insomma, davvero nulla di interessante bolle in pentola. Sicuramente in giro ci sono porcate peggiori, ma questo resta comunque un filmetto televisivo fiacco e contenutisticamente davvero troppo povero.

Trailer