Silent Hill: Revelation 3D backdrop
Silent Hill: Revelation 3D poster

SILENT HILL: REVELATION 3D

2012 CA
ottobre 10, 2012

La trama ruoterà intorno a Heather Mason (Clemens), in fuga insieme a suo padre, sempre un passo avanti alle pericolose forze che la inseguono e che lei non riesce a comprendere bene. Alla vigilia del suo diciottesimo compleanno, tormentata da terrificanti incubi e dalla scomparsa del padre, Heather scopre di non essere quella che credeva. La rivelazione la porterà fino in fondo in un mondo demoniaco: la minaccia è di restare intrappolata a Silent Hill per sempre.

Registi

MJ Bassett

Cast

Adelaide Clemens, Sean Bean, Radha Mitchell, Carrie-Anne Moss, Malcolm McDowell, Kit Harington, Deborah Kara Unger, Martin Donovan, Erin Pitt, Peter Outerbridge
Horror Thriller Mistero
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Sharon Da Silva è cresciuta, ha quasi 18 anni, vive con suo padre ed è costretta a cambiare continuamnete nome e città perchè perseguitata dai membri dell'Ordine di Valtiel, la setta da cui fu sottratta da sua madre Rose nella cittadina di Silent Hill. Sharon ora è Heather Mason e non ricorda nulla del suo passato, malgrado terrificanti incubi le suggeriscano il nome di Silent Hill. Quando suo padre Henry viene rapito da alcuni esponenti dell'Ordine, Heather trova scritto col sangue sul muro del soggiorno "Vieni a Silent Hill" e comincia a ricucire i ricordi del suo passato. Intenzionata a ritrovare suo padre, la ragazza si mette in cammino verso la misteriosa città, accompagnata dal suo compagno di classe Vincent. Dopo ben sei anni dall'uscita del primo film, l’ormai saga cinematografica di "Silent Hill" si arricchisce di un secondo capitolo, che si propone come seguito diretto del film di Christopher Gans oltre che trasposizione piuttosto fedele del terzo capitolo della saga videoludica. "Silent Hill" nasce come videogame per console, sviluppato dalla Konami e distribuito nel 1999, al primo gioco si sono aggiunti cinque seguiti ufficiali, due spin-off e una serie di esperienze "collaterali" multimediali che vanno dai fumetti ai romanzi, fino ai film, appunto. Quello che era riuscito a fare Christopher Gans nel 2006 fu un piccolo miracolo perchè non solo diresse quello che ad oggi quasi all'unanimità è considerata la migliore trasposizione cinematografica di un videogame, ma riuscì a creare un film bellissimo e suggestivo che portava in se tutta la macabra e funerea atmosfera della cittadina di Silent Hill. C'era grande attesa, dunque, da parte dei fan per questo sequel, ma c'è da dire che "Silent Hill: Revelation" non riesce a replicare la qualità del film precedente e appare un prodotto più smaccatamente commerciale e gamer oriented in confronto al predecessore, pur risultando gradevole nel suo complesso. Per dar vita a questo sequel è stato scelto come regista e sceneggiatore il buon Michael J. Bassett, che in passato aveva dato già dimostrazione di essere in sintonia con atmosfere, tematiche e creature silenthilliane con "Deathwatch - La trincea della morte" e "Solomon Kane". Quel che però manca a Bassett e, di conseguenza a "Silent Hill: Revelation", è un'adeguata capacità di scrittura, dal momento che questo sequel mostra una sceneggiatura abbastanza dilettantesca in cui i personaggi sono poco caratterizzati, i dialoghi elementari e gli eventi sono troppo fitti per riuscire ad essere esplicati in maniera esauriente in appena 95 minuti, creando un inevitabile e fastidioso effetto acceleratore. Inoltre sono presenti troppe spiegazioni (soprattutto nella prima parte), atte a rendere la vicenda chiara anche a chi non abbia visto il precedente film, con la conseguenza però che la vicenda chiara non lo è comunque per i "profani" e chi invece ben conosce "Silent Hill" e il suo universo avrà un frequente e macchinoso effetto "sunto" posizionato in alcuni momenti poco opportuni. Messo in chiaro questo macroscopico difetto, ci si ritrova dinnanzi a un film che sicuramente renderà felici molti fan del videogame perchè la fedeltà e l'affetto con cui Bassett affronta l'argomento è esemplare. Se Gans giocava con l'atmosfera della spettrale cittadina del West Virginia nella sua dimensione "reale", dunque nebbia e nevicate di cenere, Bassett predilige esplorare la dimensione dell'incubo in cui Silent Hill piomba quando suona la sirena. Avremo dunque un'abbondanza di scene ambientate nella Silent Hill marcia, colma di creature mostruosi e aberrazioni varie, con la grande qualità di cogliere quella sensazione di morboso e malsano che i giochi riuscivano ad estrapolare da queste locations che sembrano uscite dai dipinti di Bosch, di Goya o di Blake. Arti e volti umani deformati ovunque, marciume, ruggine e sporcizia in ogni angolo oltre che catene ed uncini penzolanti in stanze dal sapore sadomaso. In "Silent Hill: Revelation" si può notare, inoltre, una particolare predilezione per esseri e suggestioni tipiche dell'immaginario di Clive Barker in modo ben maggiore di quanto già accadesse nei videogames. Esseri dalla carne straziata da uncini e catene che decorano gli ambienti, mostri deformi e creature che ricordano molto da vicino i cenobiti della saga di "Hellraiser" ne è colmo questo film. L'attinenza con il terzo gioco della saga videoludica è quasi totale, dalla storia ai personaggi, anche se le esigenze filmiche hanno obbligato a fare alcuni iniziali stravolgimenti per collegare questo film al precedente. Comunque c'è quasi tutto, dai personaggi (il detective Cartland, Leonard Wolf, la malvagia Claudia) ai luoghi (il centro commerciale, l'ospedale psichiatrico, il luna park) e perfino gli oggetti (Robbie il coniglio, il sigillo di Metatron). Tra le creature, oltre ai già noti Piramid Head (che qui ha un ruolo più rilevante del film precedente) e le infermiere (protagoniste di una delle scene migliori), ci sono una grande varietà di creature, tra cui si distingue un ragno composto da parti di manichini protagonista di una delle scene più riuscite. Nel cast si distinguono la protagonista Adelaide Clemens, Sean Bean - che interpreta ancora una volta il padre - e Carrie-Ann Moss, la Trinity di "Matrix", che qui da corpo alla malvagia Claudia Wolf. In un cammeo ricompaiono Radha Mitchell e Deborah Kara Unger nei ruoli che avevano nel film precedente e non manca un gigionesco Malcom McDowell in una piccola ma significativa parte. "Silent Hill: Revelation" è stato girato in 3D e utilizza bene questa tecnologia per dar vita alla cittadina del titolo, costantemente avvolta dalla nebbia e cosparsa di cenere. Il 3D di questo film gioca molto bene con la profondità (esemplare l'uso fatto della cenere che cade e dei corridoi spettrali degli edifici) e con gli effetti di rilievo, comprensivi di creature e oggetti che spuntano fuori dallo schermo. In definitiva, "Silent Hill: Revelation" è di gran lunga inferiore al capostipite e non ha troppe buone qualità cinematografiche per piacere a un pubblico "ampio" ed esigente, piuttosto cerca lo spettatore soprattutto tra i videogiocatori che conoscono bene la mitologia del franchise e riesce a trasportare in modo efficace e fedele nella cittadina che da titolo al film. Doppia sorpresa sul finale che pesca da "Silent Hill: Origins" e "Silent Hill: Downpour".

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