RG
Roberto Giacomelli
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Un gruppo composto da quattro concorrenti più una guida si rifugiano in una baita in montagna per preparasi a partecipare ad un reality show di sopravvivenza. Presto scopriranno un cadavere nel lago vicino alla loro baita e del materiale da campeggio abbandonato; da quel momento cominceranno a verificarsi strani eventi come inquietanti apparizioni nel bosco; uno dei concorrenti scompare senza lasciare traccia e tra i rimanenti si insinua un profondo senso di paranoia.
Ci troviamo di fronte ad un raro esempio di horror norvegese che riesce a giungere nel nostro paese, ma dalla qualità di questa pellicola si può dire certamente che siamo di fronte ad un prodotto non degno di rappresentare il paese di provenienza! Infatti questo “Dark woods” presenta una marea di difetti e pochissimi pregi. Innanzi tutto alcuni passaggi del film sono poco chiari a causa di vistosi buchi nella sceneggiatura, tanto che si fa fatica a capire il motivo per cui il gruppo di persone sia andato ad isolarsi in montagna prima di partecipare allo show. Si prosegue l’elenco dei difetti con il ritmo lento e numerosi punti morti nella sceneggiatura, per non parlare poi della poca originalità dell’intreccio. Si parte come una sorta di clone di “My little eye”, si passa subito in territorio “Evil dead” ma senza umorismo ne effetti splatter (con tanto di citazione esplicita al film: uno dei ragazzi trova un magnetofono nella baita e mettendolo in funzione sente delle strane parole, ma il tutto non è funzionale alla storia, è una citazione fine a se stessa), per poi slittare l’intera vicenda in un thriller di routine con tanto di colpo di scena finale. La regia appare piatta e troppo televisiva; la fotografia è poco professionale, direi quasi amatoriale; mentre il cast è composto da attori apparentemente di buon livello. Menzione positiva per le musiche che riescono ad infondere quel sottile senso di inquietudine che tutto il resto del film non sa offrire; però troppo poco per poter salvare questa pellicola.
In conclusione “Dark woods” (da non confondere comunque con un film omonimo dello stesso anno, ma di produzione americana e appartenente al sottogenere degli slasher movies) risulta una pellicola inutile e noiosa, completamente priva di suspance e di scene memorabili; per giunta è anche di difficile reperimento, quindi non perdete tempo nel cercare questo film.