Decoys backdrop
Decoys poster

DECOYS

2004 CA
febbraio 27, 2004

Luke e Roger sono due ragazzi di un college americano che stanno cercando di perdere la loro verginità. Ma ad un certo punto Luke nota qualcosa di inusuale, inizia a sospettare che le ragazze del college non siano…umane!

Registi

Matthew Hastings

Cast

Kim Poirier, Stefanie von Pfetten, Corey Sevier, Elias Toufexis, Meghan Ory, Ennis Esmer, Krista Morin, Marc Trottier, Carrie Colak, Richard Burgi
Horror Thriller Fantascienza
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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L’arrivo di Lily e Constance, insieme ad altre bionde e avvenenti ragazze, in un college canadese coincide con l’inizio di una catena di misteriose morti tra gli studenti maschi del college, che vengono rinvenuti cadaveri per congelamento degli organi interni. In realtà le nuove ragazze sono delle creature aliene giunte sulla terra con la speranza di poter proseguire la loro specie ormai in via d’estinzione e l’unico modo per farlo è deporre le uova nel corpo di esseri umani adeguatamente raffreddati. Sarà compito di Luke scoprire il piano delle aliene e debellare la minaccia. Già dalla trama si evince che “Decoys” è un film che difficilmente potrebbe essere preso sul serio, così, per godersi appieno questo onesto horror canadese, basta non andare a cercare il pelo nell’uovo ad ogni singola inquadratura, poiché di ingenuità ce ne sono tante, ma il prodotto nel complesso risulta abbastanza gradevole. Le “esche” del titolo non sono altro che le stesse pupe aliene, o meglio le loro appetibili sembianze umane; queste disponibilissime aliene appaiono negli intenti molto vicine all’ormai leggendaria aliena interpretata da Natascha Henstridge nella saga “Species”, ma qui le aliene appaiono molto più “umane” nei sentimenti e nella giusta causa per la quale si battono, in confronto alla ben più famosa zia Henstridge: le belle aliene protagoniste del film vogliono aiutare la loro stessa specie a non estinguersi, provando a portare a compimento la gravidanza nei corpi accuratamente sotto zero dei loro partners; la morte è solo un dettaglio, un danno collaterale alla nascita di una nuova vita. Naturalmente si è optato nello spingere abbastanza il pedale nelle situazioni “scollacciate”, mettendo in scena tutto il potenziale erotico delle sexy aliene; ma “Decoys” non lesina neanche in scene raccapriccianti, grazie alla massiccia quantità di cadaveri congelati e al rivelamento delle reali sembianze delle ragazze aliene, sufficientemente disgustose oltre che ottimamente realizzate. Sicuramente dall’immagine che appare nel film, il maschio umano non ci fa una gran bella figura, dal momento che ci vengono mostrati ragazzotti piuttosto scemi che invece che ragionare con la testa, si lasciano trasportare dalle loro parti basse; ma poco importa, poiché lo spettacolo comunque diverte e i colpevoli di atti libidinosi vengono tutti drasticamente puniti, come da manuale. Forse si va anche oltre le regole del manuale del buon horror “castiga-ragazzi in fregola”, tanto che “Decoys” può sicuramente aggiudicarsi il premio come horror più sessuofobo della storia del cinema; ben poco contano i ragazzi di tanto in tanto beccati a pomiciare da Jason Voorhees in un qualsiasi “Venerdì 13”, è in “Decoys” che la regola “chi fa sesso muore” trova la sua più precisa e diligente applicazione, senza nessuna eccezione. La regia di Matthew Hastings non ha nessuna particolarità, ma si limita a portare avanti il lavoro senza alcun merito che possa farsi ricordare; gli interpreti sono nella media per questo tipo di produzioni, anche se le due aliene principali, interpretate da Stefanie von Pfetten (“C.S.I. Miami”) e Kim Poirier (“L’alba dei morti viventi”), sicuramente lasceranno il segno, non solo nel cuore degli spettatori maschi, ma anche per la particolare presenza scenica. “Decoys” è dunque un horror senza pretese che risulta essere quello che voleva apparire nelle premesse: un film divertente che riesce ad intrattenere lo spettatore per un ora e mezza senza fargli rimpiangere il costo del noleggio. Pura serie B, ma consapevole e fiera di esserlo. Il voto è stato arrotondato per eccesso.