DIMENSIONI PT.2

Dopo il fallimento dell’esperimento sulla paziente n.11, il team di medici si prepara a proseguire le “cure” su un nuovo paziente, ma uno di loro sembra titubante. Nel frattempo un commissario di polizia si reca nella clinica per indagare su alcune misteriose sparizioni. Al suo quarto film Stefano Visintin tenta la carta del sequel e prova a dare continuazione a “Dimensioni”, il suo molto riuscito secondo lavoro. Stavolta il regista cerca di portare sul piano del tangibile l’esperienza semi onirica del film precedente, abbandonando lo scarto dimensionale per focalizzare la narrazione sul piano della realtà. Lo spettatore non può sapere quale sia la realtà, questo sia ben chiaro, poiché la ripetitività disorientativa degli ambienti in cui si muovono i personaggi non dà mai un senso di familiarità sensoriale, così come gli oscuri motivi che muovono i medici hanno sempre un che di “irreale”. Però l’iserimento di elementi appartenenti alla realtà quotidiana, come il commissario di polizia, e i discorsi che accennano ad un mefistofelico esperimento, portano comunque la narrazione su tracciati di inconfutabile concretezza. Se nel primo film tutto ruotava attorno alla paziente numero 11 e al suo oscuro passato, in “Dimensioni pt.2” si cambia punto di vista e divengono protagonisti del film quei medici già comparsi nell’episodio precedente, tra l’altro interpretati dagli stessi attori, qui visibilmente migliorati nella recitazione. Lo spettatore può così apprendere molti significativi elementi volutamente lasciati ambigui nel primo film, e capire che quelli che potevano sembrare dei salvatori, sono in realtà dei carnefici dediti a non ben definiti esperimenti scientifici su cavie umane. Malgrado il grande apporto narrativo che riesce a scandire e completare il film precedente, la storia narrata in “Dimensioni pt.2” non convince appieno, sembra quasi un colpo di scena mancato del primo film e dà allo spettatore la sensazione di trovarsi di fronte ad un episodio di transizione, ad una sorta di “L’impero colpisce ancora”, a cui manca ovviamente un incipit e probabilmente una reale conclusione. Come è accaduto anche per i precedenti lavori del regista, anche “Dimensioni pt.2” ha una bella colonna sonora e una regia curata, anche se questa volta si può notare un’eccessiva propensione all’ “effetto speciale” che in certi casi smorza la forza di alcune scene. “Dimensioni pt.2” è sicuramente inferiore al primo capitolo, ma rimane comunque un cortometraggio di pregevole fattura. A questo punto aspettiamo un “Dimensioni pt.3”. Visiona il trailer di DIMENSIONI PT.2