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TI PIACE HITCHCOCK? (DO YOU LIKE HITCHCOCK?)

Ti piace Hitchcock?

2005 IT
marzo 19, 2005

Nei Paesi scandinavi Ti piace Hitchcock?, frase che viene pronunciata da una delle protagoniste del film, è arrivato nel 2005. Noi italiani, abbiamo dovuto aspettare il 24 agosto 2007 per vederlo su Rai Due. Non al cinema, dunque, ma in televisione. Dario Argento, infatti, signore incontrastato dell'incubo cinematografico italiano, ritorna al tubo catodico dirigendo un film tv per Rai Fiction, prodotto dalla Genesis Motion Pictures. Film tv che dovrebbe essere il pilot di una serie di 8 pellicole: esperimento artistico che aveva già collaudato nel 1973 con gli episodi de La porta sul buio.

Registi

Dario Argento

Cast

Elio Germano, Chiara Conti, Elisabetta Rocchetti, Cristina Brondo, Iván Morales, Edoardo Stoppa, Elena Maria Bellini, Horacio José Grigaitis, Giuseppe Lo Console, Milvia Marigliano
Horror Thriller Mistero televisione film
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Giulio è uno studente universitario che sta preparando una tesi sul cinema espressionista tedesco. Spesso e volentieri Giulio ha l’occasione di spiare dalla finestra Sasha, una ragazza disinibita che abita nel palazzo di fronte al suo, impegnata in movenze sensuali e in frequenti litigi con la madre. Una notte la madre di Sasha viene uccisa da una misterioso assassino. Giulio comincia a sospettare che l’omicidio sia stato organizzato dalla stessa Sasha in accordo con un’altra ragazza, le quali si sarebbero ispirate al film “Delitto per delitto” di Alfred Hitchcock, facendo uno scambio di omicidi. Secondo la teoria del ragazzo, dunque, presto dovrebbe aver luogo il secondo delitto e Giulio decide di indagare. Che ormai l’ex maestro del terrore Dario Argento fosse piombato in un tunnel lastricato di tiepidi riflessi del suo grande cinema passato era noto a tutti; che non riuscisse più confezionare un incubo degno di nota da più di dieci anni è un dato di fatto; ma il fan del suo cinema è lì, con le dita incrociate, con la speranza che ogni suo ultimo film sia, se non alla stregua dei suoi grandi successi, almeno migliore di quello precedente…e in genere ogni aspettativa viene delusa. Già con “Trauma” si notavano vistosi segni di cedimento, confermati da “La sindrome di Stendhal” e da “Il fantasma dell’opera”; piccola parentesi di ripresa con “Nonhosonno”, che faceva ben sperare per il futuro, ma puntuale arriva l’ennesima smentita con “Il Cartaio”. Questo “Ti piace Hitchcock?” è un film girato per la televisione, diciamo una piccola vacanza che Argento si è preso prima di girare il suo vero prossimo film. Se consideriamo questo film tenendo presente il desolante e sconfortante panorama televisivo italiano, siamo di fronte ad un’opera di grande qualità; ma se vediamo “Ti piace Hitchcock?” come un film di Dario Argento, tenendo presente i piccoli capolavori con cui ci ha deliziato tra gli anni ’70 e ’80, allora si rimane piuttosto sconcertati e delusi. Sconcertati perché tutta la tecnica registica e i deliri visivi a cui Argento ci aveva abituato, sono completamente assenti: mancano i sanguinosi omicidi sapientemente coreografati; manca un colpo di scena degno di nota; mancano musiche adatte (questa volta sono ad opera di Pino Donaggio); manca una fotografia affascinante. Manca un po’ tutto! Rimane qualche piccola ricercatezza a livello visivo (i dettagli degli edifici), un paio di scene di suspance riuscite (l’inseguimento sotto la pioggia e il tentativo di omicidio nella vasca da bagno) e una storia di fondo, basta soprattutto sul citazionismo cinematografico, piuttosto divertente. La tematica principale di “Ti piace Hitchcock?”, oltre all’evidente voglia di omaggiare il regista di “Psycho”, è il voyeurismo. Il protagonista è un voyeur (come prima di lui lo era stato James Stewart in “La finestra sul cortile”, ma il parallelo è voluto) e lo spettatore è costretto ad improvvisarsi voyeur per seguire le sue gesta, che lo portano ben presto ad uno stato di paranoia generale. Il cast, come spesso accade nelle recenti pellicole argentiane, non eccelle per validità: il protagonista è impersonato da Elio Germano, l’unico in grado di fornire una performance soddisfacente; poi figurano Chiara Conti ed Elisabetta Rocchetti (volto ormai noto al cinema di genere italiano), entrambe poco espressive e memorabili solo per indubbie qualità fisiche. In origine “Ti piace Hitchcock?” sarebbe dovuto essere l’episodio pilota per una miniserie prodotta dalla Rai, in cui ogni film avrebbe dovuto affrontare un aspetto del cinema di genere con marcata propensione metacinematografica. Probabilmente questo progetto non avrà compimento e ci si chiede come verrà collocato nel palinsesto Rai questo film di Argento: come ben sappiamo la fiction riscuote un gran successo in Italia e si punta molto su di essa per riempire i palinsesti nell’orario di punta, cioè in prima serata. Ma un film come “Ti piace Hitchcock?” non ha i requisiti per passare inosservato nella “fascia protetta”: omicidi cruenti (anche se non molto per gli standard Argentiani), frequenti nudi (anche integrali); insomma tutto ciò che non vedremo mai sulle reti Rai alle nove di sera. Delusione? I fan unanimi propendono per il si.