MF
Massimo Filograna
•Il dottor Frankestein crea un mostro con il cervello di un assassino. Ma un incidente ne lesiona il volto e ancor più le facoltà mentali. Ovviamente appena rinata, la creatura ringrazia Frankenstein stritolandolo. A questo punto la figlia del dottore si rivela più folle del padre. Facendo leva sull’ascendente sentimentale che lei ha sull’assistente del padre, lo convince a creare una seconda creatura il cui cervello sarà il suo (dell’assistente di lei innamorato) e il corpo del minorato sguattero della casa (di cui lei invece ama il corpo sano e robusto). Fingendo di concedersi al minorato, con l’aiuto dell’amante lo uccide soffocandolo con un cuscino. A questo punto ha luogo l’intervento che riesce a meraviglia. La nuova creatura è sana sia di mente che di corpo e lei non vede l’ora di provarne le funzioni biologiche ma prima deve risolvere un altro problema, la prima creatura infatti gira libera per il paese vicino il castello, semina morte e distruzione vendicandosi delle persone che, catturandola nella vita precedente, lo avevano consegnato al patibolo… Abbastanza curata la scenografia. Originalissima la presenza di due creature e lo scontro che ne consegue. In alcuni momenti ben recitato (più che altro dai doppiatori italiani). Ben azzeccata la scelta di alcuni attori fra cui l’interprete della conturbante e morbosa figlia del dottor Victor Frankenstein. Toccante e al tempo stessa ingenua la scelta dell’amante rachitico che per amore fa trapiantare il suo cervello direttamente nel corpo dell’erculeo minorato, direttamente dalle esperte mani della sua amata e pazza dottoressa. Nel complesso ben recitato. Ma comunque rimane un filmetto in costume cui la tragedia esistenziale del mostro non è più tema centrale della trama ma diviene invece squallido pretesto per alcuni ingenui nudi tipici dei film stile primi anni 70. Oltre questo l’espressività dell’attore che interpreta la creatura è inesistente, per non parlare del finale del film: in assoluta il più rapido e volutamente gratuito della storia del cinema. Per gli amanti dei film di serie B.