Parasite backdrop
Parasite poster

PARASITE

2004 GB
enero 1, 2004

Una piattaforma petrolifera abbandonata nel mezzo del Mare del Nord. La dottoressa Christine Hansen è incaricata di testare un liquido detergente sperimentale che potrebbe rivoluzionare l'industria petrolifera. Per eseguire i test viene ingaggiato Jacob Rasmussen e la sua squadra di ingegneri della decostruzione. Ma nel giro di poche ore uno di loro scompare in circostanze sospette. Le cose vanno di male in peggio quando l'attivista ambientalista Mickey Hennessey e i suoi soci dal carattere duro prendono il controllo della piattaforma, prendendo in ostaggio tutti i passeggeri a bordo. Ma ben presto i lavoratori del petrolio e gli ambientalisti saranno costretti a unire le forze in una battaglia evolutiva per la sopravvivenza. Una nuova forma di vita selvaggia si è insediata sulla piattaforma. Ed è affamata.

Directores

Andrew Prendergast

Reparto

Gary Condes, Saskia Gould, Conrad Whitaker, G.W. Stevens, Oliver Price, Margaret Thompson
Terror
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

La Yoho Oil ha appena concluso l’opera di estrazione petrolifera in mezzo all’oceano, ma visto che i costi per lo smantellamento della stazione petrolifera sono troppo elevati per la piccola compagnia, il presidente della Yoho Oil manda un’equipe di pulizia per spargere un enzima sperimentale che si nutre dei resti nocivi del petrolio. Un gruppo di eco-terroristi ha però intercettato i piani della Yoho Oil e si dirige verso la piattaforma per impedire che la costruzione venga smantellata con simili metodi sperimentali; inoltre l’uso dell’enzima ha causato terribili mutazioni su alcuni batteri che popolano la costruzione, rendendoli dei giganteschi mostri assassini. Per la serie “proprio non se ne sentiva il bisogno”, ecco giungere nel variegato modo dell’home video l’ennesimo banale e noiosissimo monster movie fantascientifico del 2004, che ha per protagonisti una serie di personaggi senza psicologia in fuga dall’ennesimo essere mutante. Ma inutile pensare ad esempi di gustoso enterteinment tipo “Mimic”, “Virus” o “Deep Rising”, con “Parasite” siamo nel ghetto dei più scialbi e improponibili z-movies fatti con quattro dollari, una cgi pessima e un manipolo di non attori francamente osceni. L’estetica di “Parasite” è quella tipica dei prodottucoli per la tv via cavo a bassissimo budget, e il presagio è riscontrabile già dalla pessima introduzione in stile “real tv” in cui incontriamo un gruppo di eco-terroristi impegnati in una squallida azione di sabotaggio. Il tutto procede nella più completa insufficienza che dimostra in ogni minimo elemento l’incapacità dell’intera produzione. Andrew Prendergast è posizionato in cabina di regia, un nome probabilmente pescato a caso tra i tanti disoccupati della bassa Hollywood, un regista senza alcun talento che da lì a poco andrà a dirigere il tipico fanta-action televisivo (“Hydra”) che segna indelebilmente la carriera di molti aspiranti cinematografari, poi relegati ad occuparsi di abomini sull’onda dei vari “Shark Attack”, “Skeleton Man”, etc.. La sceneggiatura di Alan Coulson lascia basiti sulla pochezza del materiale a disposizione e sulla sciatteria dei risvolti narrativi: si pesca a piene mani nel repertorio del fanta-horror para ecologico in stile “Profezia” o “Il terrore viene dal passato”, con la classica morale stra-abusata della natura che si ribella alla scienza. Il tutto viene poi condito con echi da monster movie più o meno fantascientifico, come “Virus” o “Deep Rising” (il look delle creature ricorda molto quello del film si Sommers, ma in versione molto più primitiva pur essendo questo “Parasite” più giovane di ben 6 anni!), o ancora più simile ai già scarsi “Proteus” o “Devil’s Tatoo”. I personaggi che popolano “Parasite” sono di una piattezza disarmante, con la presenza della solita dottoressa bonazza (Saskia Gould) e del fusto belloccio che salva la situazione (Gary Condes), fino all’immancabile viscido uomo d’affari di turno che controlla la situazione dall’esterno e mette in pericolo la vita degli “eroi” improvvisati. Davvero nulla si salva dunque in questo “Parasite” e gli effetti speciali primitivi utilizzati ne costituiscono il colpo di grazia: batteri giganti (!!!) vermiformi realizzati con una computer graphic infantile, per nulla credibili. Insomma, “Parasite” è uno di quei film inutili e tristi, un film che ti insinua il dubbio sulla sanità mentale di chi sia stato tanto incosciente da investire soldi per produrlo. Da evitare assolutamente.

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