Skinned Deep backdrop
Skinned Deep poster

SKINNED DEEP

2004 US
febrero 14, 2004

Il film horror Skinned Deep inizia quando una famiglia buca una gomma in un tratto di strada sterile, dove solo una tavola calda punteggia il paesaggio. Incontrano la nonna, l'anziana donna apparentemente gentile che gestisce il locale, ma presto scoprono che è la leader di un clan di squilibrati. La famiglia viene uccisa, ad eccezione della figlia adolescente, Tina, per la quale uno dei figli della famiglia, Brain (un ragazzo con un cervello esteriorizzato molto più grande della sua testa), prova un interesse romantico. Presto arriva un gruppo di motociclisti, che costringono la ragazza a capire con quale gruppo di pazzi deve unirsi per rimanere in vita.

Directores

Gabriel Bartalos

Reparto

Forrest J. Ackerman, Eric Bennett, Karoline Brandt, Bill Butts, Kurt Carley, Bill Corso, Warwick Davis, John Deall, Neil Dooley, Jason Dugre
Horror Commedia
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Tina e la sua famiglia sono in viaggio per una breve vacanza, ma durante il tragitto forano una gomma e sono costretti a chiedere aiuto in una stazione di servizio. L’anziana proprietaria del locale informa i turisti che da quelle parti non c’è nessuna officina meccanica, ma che avrebbero potuto aspettare il ritorno di suo fratello, il quale gli avrebbe senz’altro dato una mano; inoltre invita la famigliola a pranzare a casa sua. I quattro accettano con entusiasmo, ma dal momento che mettono piede nell’abitazione della vecchietta, si ritrovano prigionieri di un gruppo di freaks dediti al cannibalismo e ad ogni genere di tortura. Se Rob Zombie era riuscito con “La casa dei 1000 corpi” a rendere omaggio a “Non aprite quella porta”, dando vita ad una gradevole ed affettuosa rivisitazione pop-weird del capolavoro di Hooper, Gabriel Bartalos ha creato invece una variante trash del massacro texano. Francamente nessuno sentiva il bisogno di un ulteriore clone di quell’interessante canovaccio assemblato nel 1974; considerato poi che “Scannati vivi” si posiziona molto nell’ambito del grottesco, mettendo in scena situazioni assurde e personaggi irritanti, un po’ come era accaduto per il pessimo quarto capitolo della serie “Non aprite quella porta”, si può intuire la qualità scadente della pellicola in questione. I personaggi positivi sono inverosimili e, in molti casi, irritanti, a partire dalla falsissima e zuccherosa famiglia che per prima va in contro al massacro, per poi passare alla schiera di vecchietti motociclisti che sembrano usciti direttamente da un episodio dei “Simpson”. La galleria dei personaggi negativi, invece, è ricca di gustosi freaks, tutti piuttosto originali e con un look convincente e accattivante; oltre alla vecchietta “attira-vittime”, dall’aspetto normale, la famigliola di freaks comprende: Brain, un ragazzo affetto da gigantismo che presenta un cervello esterno smisurato; Plates, un nano ossessionato dalla pulizia che non fa altro che lucidare ed arrotare piatti che usa come armi ( personaggio interpretato dal caratterista Warwik Davis, caro al pubblico horror per aver dato corpo al malefico “Lepreuchan” ); The Creator, un parassita che abita nel torace di un assurdo uomo acefalo e con il fisico da culturista; ma soprattutto il Generale Surgeon, un feroce cacciatore nerovestito con una tagliola per orsi al posto della mandibola ( personaggio riuscitissimo che meriterebbe un film tutto suo ). Le situazioni trash sono numerose e fra tutte è d’obbligo citare la scena in cui la protagonista, inorridita dal ritrovamento di un cadavere putrefatto, vomita verso la m.d.p. sporcando tutto l’obiettivo; oppure la delirante scena in cui Brain, l’uomo dal cervello gigante, corre completamente nudo lungo una strada trafficata da gente. Altissimo il tasso di gore e splatter che annovera gole tagliate, sbudellamenti, teste strappate e perfino un ragazzino tagliato in due verticalmente! Neanche a dirlo, il livello artistico/ tecnico è di qualità bassissima, equivalente al budget che Bartalos aveva a disposizione. In conclusione, “Scannati vivi” è una trashissima produzione low budget, scadente sotto tutti i punti di vista se non fosse per una ricca galleria di originali villains ed un’abbondante dose di scene truculente. Consigliato ai cultori delle produzioni Troma, alle quali “Scannati vivi” si avvicina molto; assolutamente sconsigliato a tutti gli altri.