Shark Attack 3: Megalodon backdrop
Shark Attack 3: Megalodon poster

SHARK ATTACK 3: MEGALODON

2002 IL
November 26, 2002

When two researchers discover a colossal shark's tooth off the Mexican coast their worst fears surface - the most menacing beast to ever rule the waters is still alive and mercilessly feeding on anything that crosses its path. Now they must hunt the fierce killer and destroy it... before there is no one left to stop it

Directors

David Worth

Cast

John Barrowman, Jenny McShane, Ryan Cutrona, Bashar Rahal, George Stanchev, Pavlin Kemilev, Plamen Manassiev, Krasimir Simeonov, Ivo Tonchev, Rosi Chernogorova
Adventure Horror Action Thriller
HMDB

REVIEWS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

Colima, Messico. Siamo nella stagione estiva, le spiagge iniziano a popolarsi di turisti pronti a fare un po’ di surf o a prendere un po’ di tintarella al sole, ma qualche cosa tra le onde dell’oceano inizia a rovinare quel bel clima di vacanza. Tra le acque c’è un grande pericolo in agguato, dei ferocissimi ed enormi squali iniziano ad infestare le acque del mare e seminare panico e morte tra i bagnanti. Il giovane guardia spiaggia Ben Carter, si troverà coinvolto in questa spiacevole situazione e, con l’aiuto di Cat, giovane studiosa di squali, scoprirà che i “mostri” che popolano le acque del mare, non sono dei comunissimi squali, ma dei Megalodon, antichi antenati del comunissimo squalo bianco, pesci di dimensioni enormi e che si ritenevano estinti da secoli. Correva l’anno 1998 quando per il solo mercato dell’home video uscì “Shark Attack”, infima pellicola sul tema degli squali geneticamente modificati, che senza troppe difficoltà poteva aggiudicarsi il premio di peggior “shark-movie” di tutti i tempi (anche perché nelle vesti del protagonista c’era Casper Van Dien, attore pessimo come sempre). Il film non ebbe alcun successo (logicamente!!), ma un anno dopo si decise comunque di farne un seguito, ed ecco che nel 1999 uscì, sempre per il solo commercio dell’home video, “Shark Attack 2”, film ancor peggiore del precedente e senza troppe difficoltà poteva aggiudicarsi il premio di “shrak-movie” più trash di tutti i tempi. Anche questo fu un fiasco totale (ancor più logicamente!!) e l’anno dopo non si vide uscire nessun ulteriore seguito, si cominciò a pensare che con la serie “Shark Attack”, grazie a Dio, nessuno doveva avere più niente a che fare. Ma ecco che arrivò l’anno 2002 ed un nuovo film uscì tra i banconi delle videoteche, si tratta di un nuovo film sugli squali assassini, un film che portava il nome di “Shark – Emergenza squali”, di cosa mai si tratterà? Ebbene si, dopo tre anni ecco che scappa fuori il film che nessuno avrebbe mai voluto veder realizzato, si tratta di “Shark Attack 3” terzo capitolo della serie che si nasconde dietro un titolo fittizio (sarà stata una mossa furba della casa distributrice per agganciare qualche incauto spettatore in più?), ma che ben presto verrà smascherato e diffuso con il suo vero titolo, “Shark Attack 3 – Emergenza squali”. Forse si sperava che facendone una trilogia, quella di “Shark Attack” sarebbe stata una serie che con il tempo avrebbe iniziato ad acquisire un po’ di fama, fama che non gli verrà negata dal momento che si tratta della più scadente e orrenda serie sugli squali assassini, una saga che partendo da un bruttissimo primo capitolo ha continuato a peggiorare in una maniera davvero impressionante, film dopo film. “Shark Attack 3”, appare come una pellicola semplicemente assurda, un film che alla fine ti fa porre la domanda : Ma quello che ho visto è uno scherzo? Nessuno si sarebbe mai immaginato che esistesse al mondo qualche folle produttore disposto a finanziare un progetto davvero abominevole come “Shark Attack 3”: un’ idea di base, vista mille volte e poco interessante di per se, viene totalmente peggiorata da una sceneggiatura a dir poco imbarazzante e che, stando in tema, fa acqua da tutte le parti. Incredibile per un film del genere, ma questa pellicola riesce meravigliosamente ad annoiare: nessuna scena da brivido in stile “Lo squalo” è presente in questa boiata pazzesca; i dialoghi sono di una banalità unica (basta fare l’esempio della scena in cui la ragazza spara con un fucile ad uno squalo che stava per divorarla e lei cosa dice? “sei estinto figlio di puttana!”… Una frase che non avrebbe voluto pronunciare nemmeno Arnold Schwarzenegger come battuta finale in uno dei suoi film); per non parlare poi dei personaggi assolutamente bidimensionali e dell’assurdità di alcune sequenze (come nella scena in cui una nave da crociera viene attaccata da un enorme squalo e la gente per mettersi in salvo dalla nave si getta in acqua….ma non sanno che gli squali stanno nell’acqua?). Sorvolando su altri infiniti errori che la sceneggiatura ci offre, passiamo velocemente sulla regia affidata a David Worth (“Shark Attack 2”), piatta come una tavola da surf e televisiva a più non posso, e soffermiamoci un po’ di più sugli attori. Non vi è in questa pellicola un viso noto, il cast è formato da persone realmente sconosciute e con nessuna esperienza in campo cinematografico, da citare soprattutto i due protagonisti, John Barrowman e Jenny McShanem (rispettivamente Ben e Cat), due attori che non riescono a calarsi minimamente nei loro personaggi e che non riescono nemmeno a rendersi conto che stanno recitando in un film. Ma un discorso a parte meriterebbe la resa degli squali. Ogni volta che si vedono gli squali agire, come da caratteristica della serie, vengono inserite scene rubate da qualche documentario sugli squali (e si vede molto chiaramente), mentre molto raramente viene utilizzato un più che finto pupazzo di carta pesta. Ma ciò che davvero impressiona in questo film è la resa dello squalo finale, un Megalodon di dimensioni enormi (grande più di un palazzo) che se ne va in giro a mangiare le barche intere (non sto scherzando!); se già l’idea di uno squalo che emerge dall’acqua per mangiarsi una nave può sembrare assurdo, occorre assolutamente vedere l’infimo modo in cui ciò viene realizzato: si pratica la tecnica del collage, ossia c’è sempre la stessa scena che ripropone la testa dello squalo emersa dalle acque (e chiaramente rubata a qualche documentario) e tra le sue fauci viene grezzamente montata la barca (o le persone) che sta per essere divorata…una cosa talmente assurda che è difficile da spiegare. E in fine, cosa vorrà far capire quel finale?? Vorrà far presagire ad un “Shark Attack 4”? Comunque in conclusione, questo “Shark Attack 3” è forse la più brutta pellicola sul tema degli “shark-movie”, una pellicola assolutamente imbarazzante sotto tutti i punti di vista. Se ne sconsiglia vivamente la visione tranne se siete in cerca di qualche sana risata.