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SWARM - MINACCIA NELLA GIUNGLA (FLYING VIRUS)

Flying Virus

2001 US
dicembre 31, 2001

Dopo una serie di attacchi degli indiani dell'Amazzonia alle installazioni petrolifere di proprietà degli Stati Uniti in Brasile, entrambi i governi avviano un "programma speciale" segreto. In realtà gli uomini del colonnello Ezekial usano api killer geneticamente modificate per sradicare le tribù. Durante un attacco indiano, la reporter Ann Bauer viene punta, ma sopravvive dopo un misterioso salvataggio. Il dottor Stephen North si rende conto che il veleno ha poteri curativi inestimabili e contrabbanda l'ape a bordo di un volo per New York. Bauer, suo marito quasi divorziato, Martin, che è a bordo e il suo amico, Scotty, rappresentante del progetto del Dipartimento di Stato americano, affrontano una potenziale uccisione di massa dopo che una turbolenza libera le api a bordo.

Registi

Jeff Hare

Cast

Gabrielle Anwar, Rutger Hauer, Craig Sheffer, Duncan Regehr, Jason Brooks, David Naughton, Mark Adair-Rios, Hunter Bodine, Lilian Blanc, Adam Wylie
Horror Azione Thriller Fantascienza
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

Il dottor North, mutando il codice genetico di alcune aggressive api brasiliane, è riuscito a sintetizzare un siero capace di curare gravi malattie dell’uomo. Una cassa contenente le api geneticamente modificate viene imbracata su un aereo per essere trasportata ad un’azienda farmaceutica di New York, ma in realtà, le api sono anche portatrici sane di un virus mortale. Ovviamente, gli insetti riusciranno a liberarsi dalla cassa nella quale sono contenute e semineranno il panico tra i passeggeri dell’aereo. Basta leggere l’improbabile trama per rendersi conto dell’infima qualità del prodotto in questione. Anche se il titolo italiano lo lascerebbe intendere, questo “Swarm – Minaccia nella giungla” non è un remake del film diretto nel ’78 da Irwin Allen, ne un suo sequel, ma si tratta di un pessimo prodotto per la tv dal titolo originale “Flying virus”. Il perché in questi ultimi anni stiano nascendo così tanti film sulla minaccia delle api killer rimane un mistero, dato lo scarso successo e la bassezza di qualità di praticamente tutti gli esponenti di questo filone. Così come rimane un mistero vedere coinvolti in questo assurdo progetto nomi illustri come Rutger Hauer (Blade Runner), ormai in un sempre più evidente declino, e il buon Craig Sheffer (“Cabal”; “Hellraiser: Inferno”). Al di là dell’infelice scelta da parte dei suddetti attori di prendere parte a tale abominio, risulta curioso notare come “Flying virus” abbia anticipato il recente “Snakes on a plane” nell’idea di unire il beast movie con il thriller d’alta quota, anche se con risultati nettamente inferiori, a partire dall’eccessiva seriosità con cui “Flying virus” prende approccio ad un plot tanto improbabile quanto ridicolo (dove invece “Snakes on a plane” non si prende affatto sul serio). Si possono notare, poi, una serie di banalità e castronerie da far arrossire anche il più temerario cultore della serie Z: innanzi tutto il film è cosparso da errori madornali che non potrebbero assolutamente passare inosservati in sede di sceneggiatura, tanto da pensare quasi che siano stati inseriti apposta (vedere il finale fuori dall’aereo); poi vedere le api che agiscono silenziosamente infilandosi in ogni dove (le cuffie per la musica, la lattina della coca cola, lo scarico del bagno…) è ridicolo e assolutamente poco minaccioso. Alcuni passaggi e sottotrame, inoltre, appaiono del tutto inutili e buttati lì per allungare il brodo, come l’inserimento dei mercenari nella giungla che vogliono il siero contro le api, ai quali è dedicato anche molto spazio. I personaggi sono costruiti con una banalità disarmante e in casi irritante: per esempio, vedere lo sfigato occhialuto che ci prova con la ragazzina che se la tira, che prontamente lo rifiuta, per poi baciarlo sul finale perché lui ha contribuito a salvare la situazione, è seriamente sintomo di malattia mentale da parte dello sceneggiatore. Regia e sceneggiatura sono affidati allo sconosciuto e incapace Jeff Hare che porta avanti un prodottucolo inutile e noioso come pochi altri. Sarebbe curioso vedere la faccia di tale Hare quando ha assistito per la prima volta al montaggio finale del suo film…dubito che perfino lui possa apprezzare tale accozzaglia di fesserie. Semplicemente imbarazzante!