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As Chianese
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Esordio cinematografico per il grande regista italo americano autore di must come la saga de “Il Padrino” e “Dracula”. E’ un esordio nel segno del produttore Roger Corman che, come da tradizione, finanzia un gotico in stile Hammer con punte di insolita efferatezza e sadismo rasentanti il nascente horror italiano. La trama è tratta da un racconto del direttore della fotografia Charles Hannawalt: una nobile famiglia irlandese, gli Halloran, si riuniscono nel loro castello in memoria della piccola Kathleen morta prematuramente, otto anni prima, annegata nel laghetto attiguo al maniero. Ma l’incontro è anche una buona occasione per chiarire certi cavilli di un eredità che, intrighi familiari e un misterioso assassino armato di ascia, sapranno rendere più che pericolosa. Girato in un bianco e nero a dir poco inquietante, il film, gode di una sceneggiatura ben scritta, dallo stesso Coppola, con l’intento di criticare l’istituzione della famiglia, una critica limpida e ricca di ingredienti psicoanalitici che non stona affatto con il taglio gotico del film: stupende le immagini dei delitti o le bambole che emergono misteriosamente dal laghetto sul cui fondo, leggenda vuole, giacciono una pietra tombale e una statua di cera. Seppure prodotto in low budget gli attori William Campbell e Luana Anders, al meglio delle loro possibilità, fanno di tutto per elevare il film dal punto di vista recitativo. La sceneggiatura viene in soccorso di una tecnica a volte incerta. Conosciuto anche come “Dementia 13” e “The Haunted and the Hunted”.