Hace un siglo, los habitantes de un pequeño pueblo del interior del estado de Nueva York murieron ahogados durante la construcción de un lago artificial. Ahora, después de todos estos años, sus almas todavía se encuentran en el fondo de ese lago... y regresan cada 13 años. Rebecca, tras perder a sus padres en un accidente, decide visitar Rushford Lake, el pueblo donde solía pasar los veranos con su familia. Una vez allí, es testigo de unos terribles acontecimientos: los muertos salen de las profundidades del agua con un insaciable apetito de nuevas almas. Con sus últimos vestigios de cordura, Rebecca debe descubrir la verdad que se oculta bajo el lago, romper el ciclo y mantener a los muertos en el sitio donde pertenecen.
Directores
Jay Woelfel
Reparto
Tatum Adair, Timothy Prindle, Gregory Lee Kenyon, Azure Sky Decker
Rebecca, dopo la morte dei suoi genitori, della quale si ritiene in parte responsabile, decide di andare per un po’ di tempo nella casa in riva al lago nella quale i genitori erano soliti passare le vacanze. Intenzionata di trascorrere un po’ di tempo in solitudine per meditare, si ritrova invece coinvolta in una serie di eventi soprannaturali: gli spiriti delle persone che in passato sono annegate nel lago stanno tornando per reclamare nuove vittime. Dopo accurate ricerche, Rebecca si renderà conto di trovarsi nel bel mezzo di un vero e proprio rituale che ha i ritornanti come protagonisti!
“Ghost lake” è l’ennesimo, scadente prodotto destinato al solo mercato dell’home video (in Italia distribuito dalla neonata “Gargoyle video”, casa specializzata in film horror), caratterizzato da una storia poco originale ma accettabile (a tratti richiama il bellissimo “Fog” di Carpenter), purtroppo sfruttata in funzione di un film pessimamente realizzato. Si nota fin da principio una totale mancanza di professionalità sotto ogni punto di vista: dalla regia piatta, molto televisiva, alla sceneggiatura (scritta dallo stesso regista Woelfel) prevedibile e inutilmente complessa; dalla fastidiosa fotografia semi-patinata e palesemente “finta”, alla scadente performance degli attori.
Il regista Jay Woelfel si comporta un po’ da factotum dirigendo, scrivendo, musicando e interpretando la pellicola in questione, ma l’unico consiglio che gli si può amichevolmente dare, visto il risultato ottenuto, è di occuparsi di meno mansioni, con la speranza che riesca bene in almeno uno dei ruoli da lui ricoperti (forse gli si addice maggiormente la carica di compositore, dal momento che le musiche del film non sono pessime). Gli interpreti della pellicola sono di infima categoria: la protagonista, interpretata dalla semi esordiente Tatum Adair, risulta molto più interessante sotto l’aspetto della presenza fisica che nel talento recitativo, mentre il resto del cast è composto da attori poco noti e poco credibili. Inoltre, un altro punto dolente di “Ghost lake” è la durata, dal momento che il film dura 1h e 50 minuti, davvero eccessivo per un film del genere!
Unica nota positiva è rappresentata dal discreto make-up degli zombi/ fantasmi, piuttosto credibili e disgustosi; al contrario i rari effetti digitali lasciano molto a desiderare, ma non ci si poteva aspettare altrimenti da un prodotto a bassissimo budget come questo.
Da evitare, malgrado la suggestiva locandina.