Severed backdrop
Severed poster

SEVERED

2005 CA
octobre 20, 2005

Un groupe de jeunes militants écologistes deviennent des zombis contagieux, affamés et implacables lorsqu'une expérience génétique effectuée par une compagnie forestière tourne au désastre. Toute l'adrénaline produite par la terreur pure ne sera pas suffisante pour leur permettre de s'enfuir de cette forêt isolée dans ce récit d'horreur troublant.

Réalisateurs

Carl Bessai

Distribution

Paul Campbell, Julian Christopher, Michael Teigen, Sarah Lind, Leanne Adachi, Patrick Gallagher, Jerry Wasserman, JR Bourne, Hrothgar Mathews, Colin Lawrence
Drame Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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In un bosco nel Nord degli Stai Uniti, una multinazionale del legno sta conducendo esperimenti sulle piante, sulla quali viene iniettato un particolare ormone della crescita. Un gruppo di boscaioli che sta lavorando nella stessa zona, entra in contatto con la resina delle piante geneticamente modificate e muta in feroci zombi affamati di carne umana. Un manipolo di ecologisti, alcuni boscaioli sopravvissuti e lo stesso proprietario della zona boscosa, si ritrovano insieme a lottare per la sopravvivenza. E’ opportuno mettere subito in chiaro una questione: “The House of the deads 2” non è il sequel del film tratto dall’omonimo videogioco e che Uwe Boll ha infelicemente portato sullo schermo nel 2005. Questo titolo ingannevole, munito però di articolo (the) e sostantivo plurale (deads), è stato imposto dalla Mediafilm, distributrice italiana della pellicola che detiene i diritti del film di Boll, per distribuire un horror statunitense a basso budget che in originale si intitola “Severed – Forest of the dead”; mentre il vero “House of the dead 2” è stato distribuito nel nostro Paese con il titolo “Cacciatori di zombie”… insomma, un bel macello a cui la distribuzione italiana non è nuova! Detto ciò, passiamo al film. “Severed” (preferisco identificarlo con questo titolo) si presenta come un onesto e solido zombie movie che frulla in 95 minuti elementi tratti spudoratamente dalla classica saga romeriana con una struttura narrativa che riporta alla mente il “28 giorni dopo” di Boyle. Dai film di Romero viene preso il look degli zombi, il loro comportamento e l’andamento lento; dal film di Boyle invece si “ruba” l’intero svolgimento del film, infatti tra le due pellicole si può individuare un evidentissimo parallelismo: in entrambi abbiamo una scena introduttiva che mostra le cause scatenanti del contagio e l’inizio dell’epidemia; in entrambi seguiamo un personaggio che, dopo essersi scontrato con i mostri, fa la conoscenza di un gruppo di sopravvissuti ai quali si unisce; infine, in entrambe le pellicole , i protagonisti giungono in un luogo che appare come un sicuro riparo ma si rivela popolato da individui ancor meno umani dei morti viventi. I rimandi a “28 giorni dopo” sono dunque lampanti e compromettono del tutto l’originalità del film, malgrado l’elemento che questa volta scatena l’epidemia appaia invece originale. Di buona qualità appare la regia di Carl Bessai, a tratti classica, ma per lo più nervosa e con un montaggio frenetico, capace di sottolineare con efficacia i momenti di azione violenta. Altrettanto vincente è la fotografia realistica, anzi, quasi documentaristica, che dipinge le immagini di “Severed” con i colori del fango e del sangue. Non sempre all’altezza, invece, appaiono gli interpreti e sconcerta anche vedere una scarsissima dose di gore, solitamente punto forte degli zombie movies, ma qui quasi totalmente assente. In conclusione, “Severed” è semplicemente un buon zombie movie, poco originale e a tratti anche poco scorrevole, ma si lascia apprezzare per i risultati raggiunti malgrado il basso budget. Un tocco di originalità in più gli avrebbe fatto sicuramente guadagnare una mezza zucca!