Célèbre reporter d'une chaîne télévisée, Clara Engel se rend en montagne avec Mark, son photographe de mari qui a besoin de clichés pris en pleine nature, et sa soeur Rachel. Se déroulant au bord d'un précipice, la séance de pose tourne soudain au cauchemar lorsque, par forfanterie, Rachel se penche au-dessus du vide sur une balustrade instable, qui cède sous son poids. N'ayant pu sauver sa soeur d'une chute mortelle, Clara reste traumatisée par cet événement et développe une phobie des hauteurs, assortie d'hallucinations où Rachel apparaît comme un fantôme hargneux et culpabilisant. Des troubles qui mettent en péril aussi bien son travail que sa vie de couple, et qui la poussent à intégrer le petit groupe de patients du chercheur Paul Sadowski, un thérapeute aux méthodes plutôt radicales…
Réalisateurs
Larry Shaw
Distribution
Megan Ward, Terry Kinney, Billy Burke, Angela Moore, William MacDonald, Kate Robbins, Aaron Smolinski, Bob Morrisey, Benz Antoine, Britt McKillip
Carla Engel dal giorno della morte della sorella, provocata dalla caduta da un precipizio mentre posava per una foto, vede la sua vita cambiare a causa di terrificanti visioni che le ricordano la povera sorella defunta e alla terribile paura delle altitudini e del vuoto. Per superare questa paura, Carla decide di iscriversi al corso di sostegno del Dr. Paul Sadowski. Ma le cose non vanno come si sperava e da quando Carla è iscritta al gruppo tutti i componenti vengono misteriosamente uccisi, uno ad uno.
Per la serie “Wes Craven presenta” (di cui fanno anche parte dignitosi film come “Wishmaster” e “They-incubi dal mondo delle ombre”) ecco che disgraziatamente nel 1998 viene distribuito dalla Universal questo abominevole e sconcertante film TV che, proprio a causa della sua natura di film per la televisione, non riesce assolutamente a creare scene di tensione e risulta essere terribilmente banale e per nulla coinvolgente.
Diretto con incompetenza da Larry Shaw (regista alle prese quasi esclusivamente con serie tv), il film presenta infiniti errori: l’idea di partenza, che sicuramente non era male per realizzare un buon thriller movie, viene totalmente distrutta da una sceneggiatura estremamente dilettantesca e fin troppo televisiva, che non riesce in alcun modo a creare scene adrenaliniche, non riesce assolutamente a destare l’interesse ma riesce nel migliore dei modi ad annoiare lo spettatore portandolo a spegnere la televisione dopo solo cinque minuti dall’inizio del film. Ad una
sceneggiatura mal fatta collabora una pessima ed elementare regia dalle caratteristiche chiaramente da prodotto tv, una fotografia molto luminosa e per nulla curata, adatta solo per un telefilm di serie c e un cast che riesce a far accapponare la pelle. Gli attori infatti sono tutti poco conosciuti al pubblico e tra di loro possiamo citare Megan Ward nei panni della protagonista Carla (apparsa quasi esclusivamente in serie tv ma che nel 1993 aveva recitato nel film “Freaked”) e Billy Burke (apparso nel 2004 accanto a Joacuin Phoenix in “Ladder 49”), inoltre tutti loro risultano estranei al film e non riescono minimamente a calarsi nei panni del loro personaggio.
C’è da aggiungere che, sempre grazie alla sua natura televisiva, sono del tutto esenti scene violente: gli omicidi oltre ad avvenire molto raramente non vengono mai mostrati ma sempre fuori campo, deludendo anche lo spettatore che sperava almeno in qualche simpatico effetto gore.
Infine, se lo spettatore è riuscito a resistere fino alla fine della visione di questo film senza cambiare canale o spegnere la televisione, rimpiangerà di non averlo fatto quando sarà giunto alla soluzione finale, che appare fiacca, banale, mal pensata e mal realizzata.
In conclusione “Vertigini – don’t look down” è un pessimo film, per nulla coinvolgente ne interessante, ma riesce solamente ad arrecare tanta noia allo spettatore. Incredibile che un maestro dell’horror come Wes Craven abbia deciso di presentare senza vergognarsene un filmaccio di questo livello.
Da evitare senza ripensamenti.