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L'ASCENSEUR (NIVEAU 2)

Down

2001 NL
septembre 6, 2001

A New York, l'un des 73 ascenseurs du Millennium Building connaît des disfonctionnements sérieux : un agent de sécurité ainsi qu'un aveugle et son chien sont retrouvés décapités. Tandis que le lieutenant de police Mc Bain mène l'enquête, Mark Newman, un jeune dépanneur, est appelé à la rescousse par Milligan, le directeur de l'immeuble, pour en vérifier le mécanisme. Aucune anomalie ne semble entraver la bonne marche de l'appareil. Et pourtant, les jours suivants, les victimes se succèdent. Mark Newman se retrouve bientôt assisté de Jennifer Evans, une journaliste intrépide chargée de couvrir ces tragiques événements.

Réalisateurs

Dick Maas

Distribution

James Marshall, Naomi Watts, Eric Thal, Michael Ironside, Edward Herrmann, Dan Hedaya, Ron Perlman, Kathryn Meisle, David Gwillim, Martin McDougall
Horreur Thriller Mystère
HMDB

CRITIQUES (1)

DT

Daniele Taddei

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In un grattacielo situato in una lussuosissima struttura, il Millennium Building, a New York, succedono cose strane: misteriose incidenti e morti a catena si susseguono l' una dopo l' altra. Inquietante comune denominatore di questi inspiegabili e tragici accadimenti è l’ascensore dell’edifico. Un addetto alla manutenzione e una giornalista ficcanaso tenteranno di venire a capo del fitto mistero, rischiando più volte la vita… Spacciato come il seguito de “L' Ascensore” e diretto dal medesimo regista, Dick Maas, autore, fra gli altri, dell’ottimo “Amsterdamned”, in realtà questo “Down” altro non ne è che un remake girato con più budget, ma con un pressapochismo e una carenza di idee sconcertanti. Tra i protagonisti del “misfatto” va citata la presenza, nei panni della coraggiosa giornalista, di Naomi Watts, già ammirata in “The Ring” e in “Mulholland Drive”, qui comunque davvero sottotono rispetto alle sue due precedenti performance. Per arricchire una trama che fa acqua da tutte le parti e che risulta alquanto improbabile, vengono perfino tirati in ballo gli alti vertici militari e i complotti dello Zio Sam! Come se non bastasse il regista, forse in preda ad un attacco di narcisismo, cita se stesso all' inverosimile al punto tale di risultare pesino irritante. Situazioni già viste nella prima pellicola, che peraltro era nel suo complesso discreta e affascinante nella sua idea di base, vengono riprese senza un pizzico di originalità ma con un tono quasi “autocelebrativo” del tutto fuori luogo. Nonostante la discreta disponibilità di mezzi, il film risulta appena guardabile. Banalità e luoghi comuni del genere si fondono inesorabilmente avvilendo lo spettatore. Unica scena degna di nota, ma davvero troppo poco per fare cambiare il giudizio, è la sequenza in cui l' ascensore compie un terribile massacro a danno di alcuni suoi ospiti, proiettandoli addirittura a pezzi fuori dal grattacielo. L' horror, come genere, pare essere in crisi di idee e certi filmetti dal taglio dilettantistico non lasciano certo sperare in qualcosa di buono per il prossimo futuro.