The Day the World Ended backdrop
The Day the World Ended poster

THE DAY THE WORLD ENDED

2001 US
novembre 23, 2001

Dans la petite ville de Sierra Vista un petit garçon est persuadé d’être le fils d’un alien. Sa mère est morte dans d’étranges conditions qu’il refoule dans son subconscient. Ostracisé par tous, il est lui-même considéré comme un extra-terrestre dans cet échantillon d’Amérique profonde.Il est adopté par le médecin du village interprété par Randy Quaid. Mais le médecin ne cacherait-il pas son jeu ? En tout cas, la nouvelle psychologue de l’école, la belle Nastassja Kinski, pleine de compassion pour l’enfant, a des doutes de citadine. D’autant plus que les morts s’accumulent dans le village. Mais ne serait-ce pas le papa extra-terrestre qui reviendrait chercher son bambin ?

Réalisateurs

Terence Gross

Distribution

Nastassja Kinski, Bobby Edner, Randy Quaid, Stephen Tobolowsky, Harry Groener, Alexander Gould, Kate Fuglei, Olivia Marlow, Kathryn Fiore, Debra Christofferson
Horreur Science-Fiction
HMDB

CRITIQUES (1)

MC

Marco Castellini

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Una psicologa ottiene un posto come consulente in una scuola di una piccola cittadina della provincia americana. Qui fa subito amicizia con un bambino e si trova suo malgrado coinvolta nello scontro tra un mostro alieno, assetato di vendetta, e le forze del male del paesino in cui lavora... Altra pellicola della serie “Features Creatures” (“Le Creature del Brivido”) prodotta dal mago degli effetti speciali Stan Winston. Il parallelo chiaro è con un certo tipo di film di fantascienza degli anni sessanta, ma anche con gli episodi delle serie “Ai Confini della Realtà” ed affini. Nell’insieme il film funziona abbastanza bene: attori discreti (nel cast anche una brava Natassja Kinski), effetti speciali al solito ottimi e non manca neppure qualche sequenza relativamente forte, soprattutto se si tiene conto che si è di fronte ad un prodotto di confezione televisiva. Come già capitato in “Lei, La Creatura” anche questa pellicola si perde un po’ a causa del ritmo eccessivamente lento, troppo “televisivo”, ma il risultato finale rimane comunque apprezzabile.