La Chambre du fils backdrop
La Chambre du fils poster

LA CHAMBRE DU FILS

La habitación del niño

2006 ES
novembre 4, 2006

Un jeune couple avec un nouveau né arrive dans leur nouvelle maison. C'est une vieille bâtisse complètement rénovée, lieu idéal pour commencer une véritable vie de famille. Ils vont bientôt découvrir qu'ils ne sont pas seuls dans la maison.

Réalisateurs

Álex de la Iglesia

Distribution

Javier Gutiérrez, Leonor Watling, Sancho Gracia, María Asquerino, Antonio Dechent, Terele Pávez, Ramón Barea, Eulalia Ramón, Asunción Balaguer, Manuel Tallafé
Drame Horreur Thriller Téléfilm
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

skull skull skull empty skull empty skull
Juan e Sonia sono una giovane coppia con bambino neonato e hanno appena acquistato una casa recentemente restaurata. Per assicurarsi che il bambino non abbia problemi durante la notte, Juan ha comprato e istallato un baby monitor di ultima generazione, che permette non solo di ascoltare il bambino, ma di guardarlo su uno schermo. La prima notte, però, non è molto tranquilla e i giovani sposi vedono sullo schermo del baby monitor un estraneo che sembra voler rapire loro figlio; Juan si precipita nella stanza del bambino, ma non vi trova nessuno. Le visite continuano nei giorni seguenti, malgrado gli allarmi istallati in tutta la casa, e la tensione familiare comincia ad essere palpabile, così Sonia decide di andare ad abitare dalla madre e di portare il bambino con se, mentre Juan rimane lì per scoprire chi sia il misterioso individuo che di notte si aggira dentro casa e cosa vuole. “Peliculas para no dormir” è una serie di sei film per la tv prodotti dalla spagnola Telecinco in associazione con la Filmax di Julio Fernandez. I sei film, della durata media di poco più di un’ora ciascuno, possono essere considerati la risposta spagnola agli americani “Masters of Horror”, dal momento che portano in scena una manciata di brevi storie dell’orrore dirette da noti registi attivi nel genere. I sei registi coinvolti sono: Alex De La Iglesia, Jaume Balaguerò, Enrique Urbizu, Paco Plaza, Chicho Ibanez Serrador e Mateo Gil. Il titolo di questa serie può considerarsi una citazione di una serie tv spagnola andata in onda saltuariamente dal 1964 al 1982 con 31 episodi complessivi: “Historias para no dormir”. Alex de la Iglesia è un regista poliedrico ma che sostanzialmente gira commedie. La sua quasi ventennale carriera è solcata da indiscutibili cult che dribblano con intelligenza tra i generi e mescolano con naturalezza diversi registri espressivi: si va dalla fantascienza semi splatter di “Azione mutante” all’horror satanico di “El dìa de la bestia” fino al pulp “Perdida Durango” portando come stendardo sempre il tono scanzonato della commedia nera e dell’eccesso exploitativo. Solo “La comunidad” e “Crimen Perfecto” giocano apertamente a carte scoperte, mostrando la loro natura grottesca e caricaturale in ogni elemento, pur non tralasciando il gusto per la citazione trans-genere. Con la sua prova per la serie tv “Pelìculas para no dormir”, De la Iglesia non si smentisce e se fondamentalmente “La habitaciòn del nino” è un horror più di quanto non lo fosse “El dìa de la bestia”, le zampate di humour e le situazioni paradossali non mancano. La storia a primo impatto potrebbe far pensare alla canonica ghost story di quelle che oggigiorno sono molto in voga in Spagna: ce lo sussurra il prologo (al quale probabilmente ha attinto Aja per il suo “Riflessi di paura”, vedere per credere!) e ce lo conferma l’iniziale iter narrativo che la storia imbocca. In un certo senso, però, si tratta di fumo negli occhi e “La habitaciòn del nino” riserva alcune sorprese che riescono a far distinguere questo film dalla massa. De la Iglesia riesce a giocare magnificamente con le atmosfere, regalando allo spettatore anche qualche momento di spavento ben piazzato e una tensione costante nelle scene che la richiedono; il tutto, però, è accompagnato anche da stemperanti e puntuali stacchi d’ironia, come le visite di Juan al negozio o i suoi incontri/scontri con il capo ufficio. Molto buone le prove recitative del cast, a partire dal protagonista Javier Gutiérrez (“Crimen Perfecto”) e dalla comprimaria Leonor Watling (“Lezione 21”; “The Oxford Murders”). Il regista, come di consueto, dà un’ottima prova dietro la macchina da presa, supportato anche dalla funzionale scenografia rappresentata dalla casa che appare tanto normale quanto inquietante. Se vogliamo andare a cercare qualche difetto, si potrebbe giusto puntualizzare sul tratteggio superficiale e stereotipato di alcuni personaggi di contorno, come il collega d’ufficio di Juan e l’anziana signora che sembra avere le risposte al mistero. In definitiva, comunque, “La habitaciòn del nino” è un bell’horror, scorrevole e carico di suggestioni, adatto sia agli amanti della ghost story iberica che a coloro in cerca di una storia originale.

Où Regarder

Louer

Amazon Video Amazon Video
Google Play Movies Google Play Movies

Acheter

Amazon Video Amazon Video
Google Play Movies Google Play Movies