Killing Sharks backdrop
Killing Sharks poster

KILLING SHARKS

Megalodon

2004 US
février 1, 2004

Colossus est la plus gigantesque plate-forme de forage jamais construite. Située dans les eaux glacées de l'Atlantique nord, près des côtes du Groenland, cette mégaconstruction perce le fond marin des profondeurs pour en soutirer le pétrole. Colossus inquiète grandement les géologues quant à son impact environnemental catastrophique possible. Lors du forage, une fissure sous-marine s'entrouvre et révèle un océan miroir, reclus et autosuffisant depuis des millions d'années. Un océan parrallèle de vie marine et de créatures préhistoriques. À l'intérieur, le plus grand prédateur aquatique à avoir jamais existé : le « carcharodon megalodon ».

Réalisateurs

Pat Corbitt

Distribution

Leighanne Littrell, Robin Sachs, Al Sapienza, Mark Sheppard, Jennifer Sommerfeld, Evan Mirand, Steve Scionti, Fred Belford, Gary J. Tunnicliffe, Yasmine Delawari
Avventura Horror Azione Thriller Fantascienza
HMDB

CRITIQUES (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Antartide. In una base di estrazione petrolifera, a causa di un incidente subacqueo, si apre nelle cavità marine un passaggio nella roccia che nasconde un’ enorme grotta. Gli operai che hanno inavvertitamente aperto il passaggio si immergono per esplorare i contenuti della grotta e, con grande gioia, vengono a conoscenza che nascosti nella grotta vivevano ancora preistoriche forme di vita unicellulari. Ma, a loro malgrado, non sanno che nascosto nella grotta, oltre agli innocui esseri, vive un gigantesco Megalodon, squalo preistorico pronto a divorare chiunque gli capiti a tiro. Ennesima ed inutile produzione americana che ancora una volta affronta il tema degli squali assassini. Anche se questa volta si è cercata la strada dell’originalità sostituendo il semplice squalo geneticamente modificato con un enorme Megalodon (mastodontico squalo preistorico), la differenza non si fa notare poi così tanto. Alla regia di “Megalodon”, distribuito da noi per il solo mercato home video, spicca un quasi sconosciuto Pat Corbitt, che da tecnico degli effetti speciali ha cercato di fare dieci passi avanti per arrivare a dirigere un film; ma a quanto pare Corbitt è abbastanza inadatto a ricoprire entrambi i ruoli. La regia risulta praticamente anonima e piatta come una tavola da surf; mentre, per quanto riguarda gli effetti speciali ci si aspetterebbe il massimo, ma anche il digitale usato risulta abbastanza grezzo e primitivo (proprio come il Megalodon) roba da rimpiangere anche vecchi telefilm del calibro di “Hercules” e “Sinbad. La sceneggiatura presenta anche diversi buchi, ad esempio ci si potrebbe domandare : come diavolo avrà fatto uno squalo preistorico a vivere in una grotta per milioni e milioni di anni ? Una domanda a cui nemmeno Piero Angela saprebbe rispondere. Il cast non può certo rappresentare un punto di forza del film, in quanto è popolato da perfetti sconosciuti, abbastanza incompetenti e che non fanno nulla per cercare di far appassionare lo spettatore ad una storia già poco interessante. Ma tutto sommato il film ha qualche scena che, seppur fatta male (come quella in cui lo squalo sfonda il pavimento ghiacciato con la testata per arrivare prima alla preda) riesce a divertire e a impedire che lo spettatore si appisoli sul divano. In conclusione “Megalodon” rappresenta in pieno quello che si può chiamare “film inutile”, nessuno sentiva il bisogno di vedere un film così e sicuramente sarebbe stato meglio investire i soldi spesi per questo film in un altro progetto più originale e promettente.