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As Chianese
•Disastroso ritorno al giallo, dopo "Sotto il vestito niente", per i fratelli Vanzina. Se nel precedente film, i terribili maestri della commedia all'italiana, avevano tentato l'atmosfera "DePalmiana" alla "Omicidio a luci rosse" qui mescolano il genere puro (con tutti i difetti e gli stereotipi) ad attrici insipide e belloni di turno: più bravi a mostrar seni e capelli lunghi che a recitare.
Maria (Jennifer Driver), una ragazza polacca che non vede la sorella da molti anni, decide di venire in Italia a farle una sorpresa; giunta a Milano però scopre che sua sorella Eva (Bianca Coedan) vive nel lusso grazie al suo lavoro da squillo (da qui l'originale titolo). Quando viene ritrovato il corpo senza vita della bella Eva, la sorella deciderà insieme al commissario Messina (un inespressivo Raz Degan) di indagare.
Davvero un brutto film, che tenta di attirare incauti adolescenti con Degan e la Driver ed ha una genesi cinematografica a metà tra il romanzo di Marco Parma, che fece da sceneggiatura al loro primo film, e una tendenza "Scerbanenchiana" ad indagare nella prostituzione milanese. I Vanzina sprecano il talento di Franco Ferrini, sceneggiatore dell'ultimo Dario Argento, e le musiche di un grande come Pino Donaggio visto che alternano al tema del film un inutile ed inappropriata musica di Robert Miles (alias Roberto Concina) che andava forte in quel periodo: "Children".
Una piccola chicca: il film assomiglia tanto, troppo, al primo (ed ultimo) film di Ferrini come regista: "Caramelle da uno sconosciuto", remake o poche idee?