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VAMPIRES 3 - LA DERNIÈRE ÉCLIPSE DU SOLEIL

Vampires: The Turning

2005 TH
janvier 2, 2005

Un jeune kickboxer américain en Thaïlande intègre un groupe de tueurs de vampires afin de traquer et éliminer Kiran, un guerrier vampire assoiffé de sang humain, qui a kidnappé sa petite amie.

Réalisateurs

Martin Jay Weiss

Distribution

Colin Egglesfield, Stephanie Chao, Roger Yuan, Patrick Bauchau, Dom Haetrakul, Meredith Monroe, Nophand Boonyai, Jarun Petchjaren, Chakapan Ponyong, Panu Niamchompoo
Aventure Horreur Action
HMDB

CRITIQUES (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Il giovane Connor è in vacanza in Thailandia assieme alla sua fidanzata Amanda. Una sera, a seguito di una lite tra i due, Amanda decide di incamminarsi da sola per le strade della città, ma viene rapita e morsa dal feroce vampiro Niran. Connor si metterà subito alla ricerca della sua ragazza ma durante i suoi tentativi di salvarla verrà a conoscenza che in Thailandia vivono due eserciti di vampiri che si fronteggiano da 800 anni: uno capitanato proprio dal malvagio Niran, vampiro assetato di sangue umano e intento a diffondere il morbo; alla testa dell’altro esercito vi è Kiko e la bella Song Neng che, a differenza di Niran, hanno deciso di contenere il morbo del vampiro cibandosi solo di sangue animale. Ora Connor dovrà decidere se allearsi con l’esercito di Kiko e fronteggiare Niran per salvare la sua ragazza o arrendersi alle forze del male. Ormai qualunque vero fan dell’horror avrà avuto occasione di conoscere e visionare “Vampires”, piccolo gioiello sui vampiri realizzato nel 1998 dal maestro del brivido John Carpenter, che risultò una pellicola assolutamente memorabile per il suo genere grazie alla realizzazione di un perfetto connubio tra genere horror e genere western. Oltre a questa notevole associazione di generi il film di Carpenter si lasciava ricordare anche per bellissime scenografie impreziosite da ambientazioni sporche e polverose, per un alto tasso di gore sfociante spesso nello splatter ed anche per una brillante performance eseguita da un James Woods calato perfettamente nei panni del protagonista Jack Crow. Il film vantò di un seguito, “Il Cacciatore delle Tenebre – Vampires: Los Muertos”, che però non ebbe la stessa fortuna del primo film e fu destinato al solo mercato dell’home video. Ma malgrado tutto si trattava di una pellicola godibile e che, seppur non certo al livello del primo film, riprendeva gli stessi schemi del film di Carpenter. Nel 2005 arrivò un terzo capitolo, distribuito nuovamente per il solo mercato dell’home video, “Vampires: The Turning” (da noi diventa chiaramente “Vampires 3”) diretto da un poco esperto Marty Weiss e che risulta essere, oltre che il peggiore della trilogia, un film dai risultati parecchio scadenti e insoddisfacenti. Il film, malgrado porti il titolo “Vampires”, questa volta non ha davvero nulla a che spartire con le vicende ideate e sviluppate nel ’98 da Carpenter. Questa volta la scena si sposta in una città tailandese abbandonando dunque quei polverosi deserti che facevano da scenografia ai primi due film e che ormai erano divenuti caratteristica della saga. Ma oltre ad abbandonare il plot ideato dal papà di “Halloween” (unico rimando al film è una scena in cui vengono mostrati dei cacciatori di vampiri all’opera e il loro stile è lo stesso adottato dagli ammazzavampiri del primo film) con questo “Vampires 3” ci si allontana abbastanza anche dal genere horror poiché si decide di dare fondamentale rilievo alla componente action. Ecco che il film andrà avanti, dunque, con numerosi e ripetitivi combattimenti a suon di calci e pugni; i vampiri non amano più succhiare il sangue delle persone bensì si dilettano a prenderle a calci e pugni mettendo in scena “spettacolari” mosse di arti marziali.Insomma, visto l’andazzo del film, lo spettatore non si sarebbe certo stupito se nel ruolo del protagonista avrebbe trovato un Van Damme o uno Steven Segal o magari, vista l’ambientazione, un simpatico Jackie Chan. Deludente è anche il reparto gore poiché questa volta di sangue ne scorre davvero poco e gli interpreti che non riescono ad avvicinarsi minimamente ne al mitico James Woods del primo film ne, tanto meno, alla sufficiente interpretazione del cantante Jon Bon Jovi nel secondo capitolo. Unico aspetto positivo della pellicola è riscontrato nella fotografia molto curata e testimone del fatto che non si tratta certo di una produzione estremamente a low-budget e nella brevissima durata del film che non da tanto spazio alla noia di prendere il sopravvento. Un film da evitare….ma se proprio volete passare una serata a base di vampiri moderni, tanto vale rivedersi il primo “Vampires” diretto da Carpenter.

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