Abominable backdrop
Abominable poster

ABOMINABLE

2006 US
aprile 10, 2006

Registi

Ryan Schifrin

Cast

Matt McCoy, Haley Joel, Christien Tinsley, Karin Anna Cheung, Jeffrey Combs, Natalie Compagno, Lance Henriksen, Paul Gleason, Rex Linn, Ashley Hartman
Horror Thriller
HMDB

RECENSIONI (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Preston Rogers, un uomo che ha perso la moglie e costretto a restare su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente, fa ritorno dopo dodici mesi nello chalet di montagna dove abitava con la moglie prima del tragico incidente. Vincolato sulla sedia a rotelle, Preston, passa le giornate a guardare con il binocolo tutto quello che avviene attorno la sua casa; ma qualcosa si prepara a cambiare la vita del signor Rogers quando nota che un essere enorme e mostruoso si aggira attorno lo chalet. Nel frattempo, nello chalet di fronte all'abitazione di Preston Rogers, cinque ragazze hanno deciso di passare qualche giorno all’insegna del divertimento. Uscito nel 2006 e distribuito da noi per il solo mercato dell’home video, “Abominable” è una scanzonata e fresca pellicola horror che gode, senza la minima vergogna, nell’essere un prodotto di pura serie B. Non se ne vedono molte di pellicole horror che vedono coinvolto il temutissimo e “abominevole” Bigfoot, dunque, quando si presenta un film che decide di affrontare una tematica del genere a noi non può far altro che piacere. Leggendo il plot potrebbe dar da pensare che si tratti del remake in formato horror del ben più celebre “La finestra sul cortile” del maestro Alfred Hitckock e infatti, la pellicola in questione, non può negare di aver preso ispirazione dal film diretto dal padre di “Psycho”. Anche qui abbiamo un uomo che, a seguito di un incidente, si trova costretto a vivere succube di una squallida sedia a rotelle e, per passare il tempo, spia il vicinato munito del suo infallibile binocolo ma, a differenza del film di Hitckock, qui il protagonista non scova un pericoloso assassino “umano” bensì un mostro feroce ed affamato pronto a banchettare con le teneri carni di cinque ragazzette incoscienti e indifese. Seppur la trama, come è dunque deducibile, non è il massimo dell’originalità poiché un po’ troppo debitrice al film di Hitckock, risulta, malgrado tutto, uno dei punti forti del film risultando adatta per un’opera del genere ed è decisivamente evidente che i rimandi al film “La finestra sul cortile” sono del tutto volontari e dediti dunque ad omaggiare un classico del genere thrilling. La storia non originale ma dannatamente azzeccata è affiancata da una sceneggiatura che, seppur vacilla per qualche aspetto, risulta nel complesso avvincente e capace di rapire l’attenzione dello spettatore; la regia, affidata al giovane e poco esperto Ryan Schifrin, è abbastanza compatta ed efficace. Anche il cast risulta abbastanza notevole: nelle vesti del protagonista, Preston Rogers, c’è un convincente Matt McCoy che offre una buona prova, mentre nei panni della ragazza in pericolo compare una giovane e poco convincente Haley Joel; ma la ciliegina sulla torta è offerta dai personaggi secondari tra cui spiccano vecchi veterani del cinema horror come Jeffrey Combs (l’indimenticabile Herbert West della serie “Re-animator”), Lance Henriksen (visto in “Aliens scontro finale”, “AvP – Alien vs Predator”, “Pumpkinhead”) e Dee Wallace (protagonista del bellissimo “L’ululato” di Joe Dante e interprete di un altro classico del genere come “Le colline hanno gli occhi” di Wess Craven)…insomma, un cast che non potrà non fare gola al più accanito fan del genere horror. Una piccola menzione va spesa anche per l’efficace resa del mostro che, seppur ad un primo impatto risulta evidente che sotto quel pelliccione ci sia un uomo in costume che probabilmente stava morendo di caldo (più che l’estetica sono le goffe movenze a far storcere un po’ il naso), risulta al lungo andare convincente e, perché no, anche spaventoso. E poi, meglio un uomo in costume in perfetto old style che i modernissimi e invadenti effetti in cgi. Peccato solo la quasi totale assenza di scene sanguinose che avrebbero senz’altro giovato al risultato finale facendogli guadagnare anche qualche mezzo punticino in più. In conclusione “Abominable” resta una piacevolissima pellicola la cui visione è consigliata in una calda serata d’estate in compagnia di amici e una birra gelata tra le mani.