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LA GUERRA DEI MONDI

War of the Worlds

2005 US
giugno 28, 2005

I marziani hanno deciso di invadere la Terra perché il loro pianeta è diventato invivibile e la razza umana è costretta ad affrontare una dura guerra per la sopravvivenza. Anche Ray Ferrier, ormai da tempo separato dalla sua famiglia, si trova coinvolto nella battaglia per difendere a tutti i costi i suoi figli dai violenti attacchi degli extra-terrestri...

Registi

Steven Spielberg

Cast

Tom Cruise, Dakota Fanning, Justin Chatwin, Miranda Otto, Tim Robbins, Rick Gonzalez, Yul Vazquez, Lenny Venito, Lisa Ann Walter, Ann Robinson
Avventura Thriller Fantascienza
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Una serie di spaventosi fulmini preannuncia il risveglio di alcune gigantesche macchine aliene che cominciano a seminare il panico tra gli esseri umani. L’operaio Ray Ferrier tenterà di sfuggire alle intenzioni ostili degli invasori e portare in salvo i suoi due figli che l’ex moglie gli aveva lasciato per il week-end. “La guerra dei mondi” è uno dei titoli più celebri per la storia della fantascienza, ma non solo cinematografica. Nel 1898 H.G. Wells scrisse un breve romanzo che divenne un gran successo ed è tutt’oggi riconosciuto come un cult; il titolo del romanzo era appunto “La guerra dei mondi”. Ma il successo di pubblico e la nomea di cult furono incrementati da un curioso episodio entrato nella storia delle comunicazioni di massa come perfetto esempio di come i media possano influenzare la coscienza del pubblico. Era il 1938 e un giovane Orson Welles conduceva la trasmissione radiofonica “Mercury theatre on air”; il 30 Ottobre Welles decise di leggere “La guerra dei mondi” in diretta, narrandolo come se si trattasse di un radio giornale. Il risultato fu che molti spettatori credettero che realmente i marziani avevano attaccato gli Stati Uniti e in una cittadina del New Jersey (luogo che Welles aveva descritto come teatro dell’accaduto) si scatenò addirittura il panico di massa. “La guerra dei mondi” apparve al cinema per la prima volta nel 1953 nell’omonimo lungometraggio diretto da Byron Haskin. Il film fu un grandissimo successo di pubblico ed è stato uno dei più validi film di fantascienza degli anni ’50, vincendo anche un oscar inaspettato per gli effetti speciali. Nel 2005, con l’intento di rievocare ed esorcizzare i fantasmi dell’11 Settembre, Steven Spielberg tenta la carta del remake ed eccoci di fronte ad un nuovo “La guerra dei mondi”. In realtà Spielberg ha realizzato qualcosa di più di un semplice remake, ha reinventato completamente una storia già risaputa, donandole un nuovo spessore e un nuovo significato, oltre che l’inquietante realismo che solo i moderni effetti speciali possono conferire. Innanzi tutto Spielberg devia vistosamente dal genere originario a cui “La guerra dei mondi” appartiene e contamina così la classica fantascienza con il moderno cinema catastrofico e con le suggestioni più tipiche dell’horror. “La guerra dei mondi” si può dunque considerare per molte ragioni appartenente anche al genere horror, risultando in alcuni punti realmente inquietante, come nella riuscitissima scena del battello o la lunga sequenza nella cantina. Elementi di disperato terrore e pessimismo emergono dalla macabra scena dei corpi nel fiume o dall’apocalittico treno in fiamme che attraversa il passaggio a livello. Naturalmente “La guerra dei mondi” è essenzialmente un film di Spielberg e seppure appartenga allo Spielberg “adulto”, si può leggere un innato buonismo di fondo, sottolineato per altro da una cornice moralistica non molto efficace (giunta però direttamente dal romanzo). La tematica più cara a Spielberg, ovvero la famiglia, è anche qui presente e viene esplicata attraverso la disastrosa situazione familiare di Ray, interpretato da un convincente Tom Cruise. Ray Ferrier è un operaio con un matrimonio fallito alle spalle e due figli. L’ex moglie (interpretata da Miranda Otto) si è risposata e periodicamente porta i suoi figli da Ray, come deciso dal tribunale. Ma Ray ha un rapporto difficile con i figli, soprattutto con il più grande, un adolescente che considera suo padre un fallito. Dunque Spielberg ci presenta una famiglia disfatta, un po’ lontana dalla sua consueta ottica di famiglia felice incarnante il raggiungimento del sogno americano, anche se, come da tradizione classica, l’orrore e la situazione di pericolo risalderanno, almeno in minima parte, i rapporti familiari. Se i personaggi del nuovo “La guerra dei mondi” sono completamente stati riscritti in confronto alla vecchia versione e anche il tono appare decisamente più adulto e meno “pop” in confronto al passato, lo scopo di base può apparire comunque simile. Essenzialmente i due film si equivalgono in quanto metafora della dilagante xenofobia. Nel film di Haskin l’invasione aliena, che inizia proprio negli Stati Uniti, è stata letta come metafora della paura di una vittoria comunista nell’allora Guerra Fredda (non a caso gli alieni vengono da Marte, il pianeta rosso, colore simbolo del comunismo). La stessa lettura, spesso abusata, era attribuibile ad una buona parte dei film di fantascienza prodotti in quegli anni e sembra che questa tendenza “politico-sociale” puntualmente sia tornata in seguito all’intervento statunitense in Medio Oriente e gli attacchi terroristici ai danni dell’Occidente. In “La guerra dei mondi” versione 2005 il vero orrore emerge proprio dalla catastrofe, dalla distruzione che l’invasione aliena causa all’uomo e al suo territorio. In una scena significativa la piccola Dakota Fanning, che interpreta la figlia di Ray-Cruise, terrorizzata chiede al padre se si trovano nel bel mezzo di un attacco terroristico. Al di là di ogni lettura sociologica “La guerra dei mondi” spielberghiano è comunque un ottimo film di intrattenimento, adeguatamente emozionante e adrenalinico. Ottima regia, ottimi interpreti e ottimi effetti speciali. Forse delude leggermente il look degli alieni, troppo poco inquietanti nel loro aspetto fisico, soprattutto se paragonati alle loro estensioni meccaniche, i tripodi (ma il look dei marziani del film di Haskin è anche più deludente), ma la scelta di renderli una sorta di vampiri è sicuramente azzeccata. Gran spettacolo e tassello fondamentale nella ritrovata tendenza alla contaminazione del cinema fantastico con le contemporanee paure della società: “La guerra dei mondi” è un film notevole e, seppur lontano dalla perfezione, merita più di una visone.

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