Alien Origin backdrop
Alien Origin poster

ALIEN ORIGIN

2012 US
giugno 12, 2012

Alla giornalista Julia Evans viene concessa l’autorizzazione per aggregarsi ai militari in Belize, impegnati nella cattura di ribelli e terroristi. Mentre la spedizione procede filmata dalle loro telecamere, il gruppo si imbatterà in una terribile verità sulle origini della vita sulla terra, che coinvolge una misteriosa navicella aliena…

Registi

Mark Atkins

Cast

Trey McCurley, Chelsea Vincent, Daniela Flynn, Phillip Coc, Eric Darins, Mjr. John Frear, Dennis Johnson, Kent Noralez, Saul Pech, Peter Pedrero
Fantasy Thriller Fantascienza
HMDB

RECENSIONI (1)

AC

Andrea Costantini

Una giornalista con la sua troupe ottiene il permesso di seguire un’operazione militare nel Belize. Documentando tutto con le telecamere, la giornalista filmerà i soldati mentre si avventurano nella giungla dove faranno alcune insolite scoperte, come un filmato di alcuni scienziati che, in seguito ad uno straordinario ritrovamento, sarebbero in grado di spiegare l’origine della vita sulla terra e il suo collegamento con un’entità aliena. La Asylum è una casa di distribuzione americana specializzata in film a bassissimo costo, che hanno la caratteristica di imitare film di grande successo usciti nel periodo antecedente. Alcuni esempi noti sono “Paranormal Entity”,” Snakes on a Train” e “Mega Piranha”, tutti scimmiottamenti dei ben più celebri film originali. La nota dolente di queste produzioni (e al tempo stesso il loro punto di forza) è la scarsa, anzi, pessima qualità di ogni aspetto tecnico e recitativo. Riassumendo con un paradosso, sono film talmente brutti e insulsi da riscuotere un enorme successo. Forse per il titolo spesso accattivante, forse per la copertina sempre invitante oppure soltanto per il gusto dell’orrido, c’è molta gente che ha il coraggio di buttarsi in un'avventura della Asylum. Ma sono due le possibilità davanti ad un film del genere: o dopo un minuto si cambia canale oppure, incuriositi e con non poca fatica, si guarda il film fino alla fine, per vedere quanto in basso riescono ad arrivare e per farsi due sonore risate. Non fa eccezione “Alien Origin”, ciofeca di proporzioni bibliche che, cercando probabilmente di cavalcare stavolta l’onda del successo di “Prometheus”, non si distacca dalla media delle altre produzioni. Anzi, mettendolo a confronto con altre creazioni della casa, si può quasi affermare con certezza che è uno dei peggiori. Mentre le altre pellicole vantavano grezzi effettacci digitali come squali volanti di decine di metri oppure catastrofiche tempeste, in “Alien Origin” siamo davanti ad un'ora e mezza di nulla assoluto, nessuna sorpresa, nessun attimo di tensione e soprattutto, nessuna risata, neanche isterica. Trattandosi di un found footage basato sull'idea di non mostrare nulla, ne è uscito una sorta di “Predator” dei poveri dove un manipolo di soldati, la cui recitazione è credibile come quella di un saggio dell'asilo, si avventura nei boschi con fucili spianati, non facendo altro che guardare verso l’alto. Ogni tanto uno di questi assurdi soldati crede di aver visto qualcosa nella boscaglia, "Fermi tutti, attenzione, restate calmi" per poi tornare al nulla più desolante. Ma la sorpresa deve ancora arrivare. Come il titolo del film suggerisce, si dovrebbe parlare di alieni. In effetti ci sono delle cose strane, come una barca in piena giungla che non si capisce come sia arrivata lì, oppure il rinvenimento di un filmato che mostra uno strano (neanche più di tanto) teschio. Ah già, c'è anche un'astronave (o qualcosa di simile) che ci ripropone per una ventina di minuti quello che abbiamo visto fino a quel momento nella giungla, ovvero soldati che girano con fucili spianati e guardano verso l'alto. Se la foresta è quantomeno credibile (anche se con assoluta certezza si trattava di un bosco dietro casa del produttore del film), l'astronave è un insieme di tubi rumorosi con qualche lucina verde e rossa. Quando succede qualcosa, d’improvviso la telecamera smette di trasmettere chiaramente. Lo spettatore che si è sorbito il film fino a quel punto, solo per vedere un omino verde, un mostro pieno di tentacoli o una creatura digitale fatta malissimo, in realtà assisterà ad una serie di disturbi, come quelli che un microonde in funzione provoca ad un televisore. Difficile pensare a qualcosa di peggiore di “Alien Origin”, un film di una pochezza incommensurabile ma i fans della Asylum potrebbero apprezzare.

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