Anaconda backdrop
Anaconda poster

ANACONDA

1997 BR
avril 11, 1997

Afin de réaliser un documentaire sur une peuplade inconnue d'Amazonie, l'anthropologue Cale et son équipe s'enfoncent dans la jungle. Ils portent secours à Paul Sarone, chasseur de serpent dont l'embarcation est en panne. Il profite de la faiblesse de Cale pour prendre le commandement de l'équipe et s'enfoncer plus avant dans la forêt, à la poursuite du plus grand des reptiles, l'anaconda, qui broie ses victimes avant de les gober tout entières.

Réalisateurs

Luis Llosa

Distribution

Jennifer Lopez, Ice Cube, Jon Voight, Eric Stoltz, Jonathan Hyde, Owen Wilson, Kari Wuhrer, Vincent Castellanos, Danny Trejo, Frank Welker
Aventure Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Una troupe cinematografica si reca in Amazzonia per girare un documentario su una popolazione indigena. Durante il loro percorso, incontreranno e aiuteranno Paul Sarone, un cacciatore di serpenti rimasto nelle acque del fiume a causa di un guasto al motore della sua imbarcazione. Ma il cacciatore, mostrerà sin da subito un ambiguo comportamento e trascinerà l’intera troupe nel peggiore degli incubi, ossia tra le grinfie di un ferocissimo anaconda pronto a divorare chiunque, e che lui stesso intende catturare per ricavarne una cospicua somma in denaro. Nel 1997 esordisce sul grande schermo “Anaconda”, classico beast-movie che vede come minaccia di turno un ferocissimo e piuttosto grande anaconda, serpenti che (come detto anche nel film) sono tra gli animali più grossi e feroci della terra: in quanto a lunghezza, possono arrivare persino a superare i dodici metri; in quanto a ferocia, gli anaconda si distinguono dagli altri serpenti poiché, se non sono soddisfatti dopo aver divorato la loro vittima, la rigurgitano per poter uccidere e mangiare una nuova preda. Inoltre, questi spaventosi “mostri”, a causa della loro impressionante dimensioni, si dice, siano anche venerati da alcune civiltà indigene. Già considerando tutti questi piccoli dettagli, si può sin da subito capire che la scelta di un anaconda come villain di un film non sia per nulla una scelta sbagliata, anche perché per una volta tanto non c’è bisogno di dare un assurda spiegazione per motivare l’eccessiva grandezza della bestia (gli anaconda sono serpentoni già grandi di per sé, quindi basta con queste dannate modificazioni genetiche!!!). Il film, diretto da Luis Llosa, si avvale di una storia poco innovativa, anzi…per nulla innovativa, la situazione infatti è sempre la stessa: un gruppo ristretto di persone rimangono isolate in un luogo sperduto e disabitato e non hanno i mezzi per poter mettersi in contatto con il resto del mondo, a peggiorare la situazione un ferocissimo animale inizia a dare loro la caccia uccidendo uno ad uno tutti i malcapitati affinché qualcuno non riesce a prendere il sopravvento sull’animale così da eliminarlo. Ecco, quante volte vi è capitato di vedere un film che segue questo schema narrativo? Ma indubbiamente lo spettatore che si imbatte nella visione di uno di questi film, già sa a cosa va incontro e dunque non deve avere grosse pretese per quanto riguarda la storia, quello che conta davvero, è il modo in cui funzionano tutti i fattori secondari. Un primo aspetto da considerare sono gli attori. In genere, in questo tipo di pellicola, vengono impiegati attori poco noti, il più delle volte dei completi sconosciuti che non sempre sono in grado di soddisfare le pretese dello spettatore; “Anaconda” segue questa strada solo in parte. Unico vero volto noto nel film, è quello di Jon Voight (“Un tranquillo week-end di paura”; “Mission:Impossibile”) nei panni del cattivo cacciatore di serpenti Sarone, che riesce in modo magnifico ad impersonare i panni di un avido ed insensibile cacciatore disposto a tutto pur di catturare la grossa preda; tra gli altri attori c’è da citare Jennifer Lopez, famosa cantante che si è servita proprio di questo film per lanciarsi nel mondo dello spettacolo, nei panni della bella protagonista, Ice Cube (“Fantasmi da Marte”; “Three Kings”), famoso rapper di colore e in questo film alle prime armi con il mondo del cinema; Eric Stolz (“Pulp Fiction”; “La mosca 2”); Owen Wilson (“2 single a nozze”; “Starsky & Hutch”); e Danny Trejo (“Dal tramonto all’alba” ; “La casa del diavolo”) divenuto ormai un icona del cinema horror. Da ciò si può capire che il cast di “Anaconda”, fatta eccezione del leggendario Jon Voight, era popolato da attori che ancora non erano molto noti ma che hanno trovato il successo negli anni a venire; ma riescono comunque a regalarci tutti ottime interpretazioni riuscendo tutti con disinvoltura a calarsi nel personaggio assegnatogli. Altro elemento davvero funzionante del film, è l’anaconda, che non sfocia mai nel ridicolo e grazie ad un ottima realizzazione, quasi sempre con un pupazzo meccanico e raramente mediante l’uso del digitale (che seppur non di prima qualità, risulta comunque funzionante e riesce ad integrarsi tranquillamente con l’ambiente) riesce a risultare realistica ed affascinante. Ulteriore punto di forza sono le belle musiche di Randy Edelman, adatte alla circostanza e decisivamente memorabili. In conclusione, “Anaconda” è un più che sufficiente beast-movie, che seppur non si distingue in quanto a storia dalla massa, riesce per ben altri motivi a risultare uno dei migliori…se non il migliore…film sul tema dei serpenti assassini. Consigliato soprattutto agli amanti dei beast-movie, ma merita comunque almeno una visione.

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