Babysitter Wanted backdrop
Babysitter Wanted poster

BABYSITTER WANTED

2007 US
julio 19, 2007

Angie, una chica religiosa y apocada, acaba de llegar a la universidad y necesita un trabajo. Su mejor opción: convertirse en canguro para los Stanton y cuidar de un inocente querubín que nunca se quita su sombrerito de vaquero. Una serie de inquietantes llamadas telefónicas, y la posterior aparición de un extraño personaje a las puertas de casa, harán comprender a Angie que su vida, y la del niño, corren peligro.

Directores

Michael Manasseri, Jonas Barnes

Reparto

Tina Houtz, Sarah Thompson, Kristen Dalton, Nana Visitor, Matt Dallas, Bruce Thomas, Jillian Schmitz, Bill Moseley, Monty Bane, Kai Caster
Terror Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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La diciannovenne Angie è una matricola universitaria e, in quanto tale, non si è ancora ambientata e abituata alla vita da college. Per riuscire a pagarsi gli studi, la ragazza afferra al volo l’opportunità di andare a fare da babysitter per la famiglia Stanton, una coppia di agricoltori che vivono fuori città e che hanno un bambino, Sam, dalla salute cagionevole. Ma la prima notte in casa Stanton è un incubo: un misterioso tizio dal volto sfigurato e armato di coltello ha seguito Angie e ora sembra intenzionato a intrufolarsi dentro casa. Nella vita reale il mestiere da babysitter è tra i più semplici e rilassanti che si possano immaginare: pagamento a ore, telefono gratis, frigo da depredare e qualche ora di relax se c’è una console per videogiochi davanti alla quale incatenare il pargolo da accudire. Nei film dell’orrore, invece, la professione da babysitter è tra le più pericolose e mortali che si possa immaginare, dal momento che c’è sempre un serial killer, un maniaco o uno psicopatico qualsiasi che si aggira nei dintorni e che è intenzionato a far passare una nottata da incubo alla malcapitata di turno. Gli esempi di pellicole che cercano di fare la pelle a una babysitter sono innumerevoli e tra i più celebri possiamo senz’altro ricordare “L’allucinante notte di una babysitter”, “Halloween – La notte delle streghe”, “Quando chiama uno sconosciuto” e il suo pseudo-remake “Chiamata da uno sconosciuto”. Nel 2008, gli esordienti Jonas Barnes e Michael Manasseri decidono di rinverdire la tradizione e danno vita, con buoni risultati, a “Babysitter Wanted”. I due registi, che sono entrati nel mondo del cinema per lo più in veste di attori e produttori, riescono a costruire un horror teso e ben confezionato con un budget modestissimo e con un’idea semplice semplice. Inizialmente si cerca di ripercorrere un po’ tutti i cliché dello slasher-thriller utilizzando in particolare uno stile che riprende un po’ il vecchio modo di fare cinema d’orrore, quello che alterna l’atmosfera alla violenza bruta, tipico degli anni ’70. E se in questo approccio iniziale possiamo riscontare una preoccupante aria di déjà-vu, spezzata solamente dalla caratterizzazione sopra le righe della protagonista – una ragazza acqua e sapone tutta casa e chiesa, realmente religiosa e casta - , nella seconda parte “Babysitter Wanted” assume una sterzata che non solo ridefinisce la tipologia di genere a cui il film può essere assimilato, ma riesce anche a gestire con efficacia i tempi e i topoi dell’horror. Diciamo che il che il cambio di prospettiva che il film intraprende intorno al quarantesimo minuto non è una gran sorpresa, dal momento che nella prima parte si sottolinea in modo fin troppo evidente quanto sospetto la divisione dei ruoli, ma ciò che riesce a stupire è sul “cosa” virare il ribaltamento, una soluzione anomala e per certi versi originale che riesce a mescolare con funzionalità due filoni dell’horror che difficilmente riescono a incontrarsi. Lo stile asciutto e vecchia scuola adottato da Barnes e Manasseri è unito a un ritmo che nella seconda parte si fa decisamente incalzante, con l’intento – riuscito - di non lasciare un attimo di tregua allo spettatore. In “Babysitter Wanted” c’è perfino spazio per una scena da manuale del torture porn, una macellazione ai danni di una povera ragazza che non mancherà di fare la felicità dei fanatici del gore. Solamente nel finale si può intravedere qualche lungaggine di troppo che poteva benissimo essere evitata, soprattutto per coerenza d’intenti nell’omaggiare le pellicole degli anni ’70, che tutti noi sappiamo avere la caratteristica di risparmiare metri di pellicola soprattutto nelle ultime scene, riuscendo anche ad imprimersi con più efficacia e durezza nelle menti degli spettatori. Buone le interpretazioni degli attori, dalla protagonista Sarah Thompson (“Settimo cielo”; “Angel”), perfettamente calata nella parte, a Bruce Thomas (“Enterprise”; “Kyle XY”) e Kristen Dalton (“The Dead Zone”; “The Departed”) nei ruoli dei coniugi Stanton. Nel ruolo dello sceriffo Dinelli compare anche Bill Moseley (“Non aprite quella porta 2”; “La casa dei 1000 corpi”). “Babysitter Wanted” è dunque un horror fresco e ritmato, non esente da difetti ma sicuramente uno dei prodotti migliori giunti dall’underground statunitense degli ultimi anni.

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