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Marco Castellini
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La famiglia Rolfe decide di trascorrere le vacanze estive in una bellissima e affascinante villa affittata, per un prezzo esiguo, da una strana coppia di anziani.
Mentre Marion si innamora sempre più della casa e vi si dedica anima e corpo, Ben capisce, dopo una serie di avvenimenti inspiegabili - resi ancora più terrificanti dal ritorno di certi suoi incubi infantili - che quella misteriosa villa nasconde un terribile segreto. La casa si serve infatti di sacrifici umani per mantenere inalterata negli anni la sua magnificenza e ora vuole i Rolfe…
Poco conosciuto ai più, questo “Ballata macabra” è un piccolo gioiello della cinematografia horror, una storia che, al di là delle solite efferatezze, regala atmosfera e tensione.
Tratto da un romanzo di Robert Marasco e diretto da un ispirato Dan Curtis (che raramente, con i suoi successivi film, raggiungerà questi livelli) la pellicola può vantare uno tra i cast migliori e più felicemente assortiti che un film dell’orrore ricordi. Due grandi attrici, Bette Davis (nel ruolo di zia Elisabeth) e Karen Black, esemplari nel rendere i loro personaggi, ma anche un protagonista maschile d’eccezione come Oliver Reed, grande attore che ha interpretato alcuni tra gli horror più interessanti degli anni ‘70/’80 (“I Diavoli” di Ken Russel, “Brood” di Cronenberg).
Ottima anche la sceneggiatura (curata dallo stesso Curtis) e la scenografia.
“Ballata Macabra” offre in particolare due momenti di sicuro impatto e di grande suspense che non si dimenticano tanto facilmente: la morte del personaggio di zia Elisabeth e la raccapricciante sequenza finale.
Non per nulla uno che di suspense e paura se ne intende come Stephen King lo ha annoverato tra i dieci migliori film dell’orrore di sempre! Assolutamente da vedere.